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Lecce, ecco Haye: cresciuto con Depay e guardando… Pellé!

“Vado a casa di Pellé!”. Deve essere andata più o meno così: Thom Haye, classe 1995, dal 1° luglio sarà a tutti gli effetti un calciatore del Lecce. Fantasista o regista in mezzo al campo, il primo acquisto dei giallorossi per la Serie B è cresciuto nelle giovanili dell’AZ Alkmaar, la prima squadra in Eredivisie dell’attuale centravanti del Shandong Luneng, nativo di San Cesario di Lecce.

In Olanda, non a caso, ne parlano tutti così: “Haye va in Italia, al Lecce, il club che ha fatto esordire Pellé”. Lì, infatti, Graziano è conosciuto da tutti. I 55 gol messi a segno in due stagioni con il Feyenoord gli valsero la chiamata dalla Premier League – in estate si trasferì al Southampton – e in Nazionale, ai tempi allenata da Antonio Conte. Prima dell’exploit con il club di Rotterdam, però, Pellè ha vestito per quattro stagioni la maglia dell’AZ, la stessa con la quale Thom Haye ha fatto il suo esordio tra i professionisti. E chissà che non sia stato lo stesso centravanti, che nelle scorse stagioni ha procurato al club di Sticchi Damiani alcuni sponsor, ad indicare al ds Meluso quel ragazzo tanto bravo a giocare il pallone in mezzo al campo.

Un percorso all’inverso: dal Lecce all’AZ e viceversa, con il Cesena e il Willen II di mezzo, sognando di diventare grandi. Il trasferimento in giallorosso, per Haye, potrebbe rivelarsi un trampolino di lancio determinante per la sua carriera. Forte tecnicamente e tatticamente, cresciuto con la 10 sulle spalle, il 23enne olandese ha tutte le caratteristiche per far bene in Serie B. Nel 4-3-1-2 di Liverani potrebbe giocare in più posizioni: da centrale di centrocampo, ruolo coperto nelle prime partite con l’AZ Alkmaar, al fine di impostare il gioco partendo dalla propria metà campo. Oppure da trequartista, ruolo maniacalmente studiato da Fabio Liverani.

Nel corso dell’ultima stagione, l’allenatore giallorosso non è riuscito a trovare nella rosa a sua disposizione un elemento in grado di soddisfare a pieno le sue richieste a chi gioca tra le linee. E chissà che non sia proprio Haye il trequartista tanto atteso e cercato nelle ultime sessioni di mercato. Nelle scorse due stagioni con la maglia del Willem II, inoltre, Haye ha spesso ricoperto anche la posizione di ala sinistra, esaltando così il piede forte (il destro, potente e preciso) rientrando dalla fascia sull’interno. Rivelandosi così, a tutti gli effetti, un ottimo jolly per il centrocampo.

Capitolo esperienza: al contrario di quanto possa far pensare la carta d’identità, che dice classe 1995, Haye sbarca in Italia con tante partite giocate alle spalle. Gli ultimi due anni al Willem II gli hanno consentito di giocare in Eredivise con la giusta continuità, la stessa che, vista la tanta concorrenza nel suo ruolo, non era riuscito a trovare nell’AZ. Trasferitosi da Amsterdam – la città dove è nato – ad Alkmaar a soli 11 anni, l’esordio tra i pro, dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili, è arrivato otto anni più tardi, in casa dell’Ajax e davanti a più di 50mila spettatori: niente male come inizio. Sulla panchina dell’AZ c’era Dick Advocaat, non uno qualunque tra gli allenatori olandesi.

Quasi 150 presenze tra i professionsti con le maglie di AZ e Willen II, ben sei in Europa League tra il 2014 e il 2016 con la squadra di Alkmaar. Club, sì, ma non solo: i gettoni collezionati da Haye con le giovanili olandesi sono ben 35, tra il 2011 e il 2016, con le rappresentative u17, u19, u20 e u21. Due campionati europei portati a casa nel 2011 e nel 2012, compagni di squadra del calibro di Depay e Akè, ma anche Hateboer e Hoedt (dell’Atalanta il primo, ex Lazio il secondo) con la maglia Oranje. Oggi, alcuni di loro giocano con la nazionale maggiore. Per Haye, invece, l’esordio non è ancora arrivato. Volendo, potrebbe anche scegliere di rappresentare in campo l’Indonesia, vista la doppia nazionalità riconosciutagli in virtù delle origini del nonno, nato in Sulawesi, un’isola collocata nel territorio indonesiano.

Haye arriva a Lecce con la voglia di diventare grande, la stessa che muove la società giallorossa ora che ha ottenuto la tanto attesa promozione in Serie B. E se a Thom servirà una mano con l’italiano… gli basterà fare uno squillo a Pellè.

Francesco Calvi

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