Categories: Interviste e Storie

Le lacrime di Decaro, l’urlo della curva: Bari riparte

Tema: stabilire insieme il futuro del calcio nel capoluogo pugliese dopo la mancata iscrizione al campionato di serie B.

Svolgimento: Bari risponde all’appello in uno dei luoghi storici del pallone in città, l’Arena della Vittoria. In un pomeriggio di luglio rovente la piazza ha cercato di somatizzare l’ombra dell’addio al calcio professionistico dopo la fine dell’era coincidente con la Fc Bari 1908 di Cosmo Giancaspro e guardare al futuro.

A riunire più di 3000 tifosi nella curva nord dell’impianto l’appello del sindaco Antonio Decaro: “Ripartiamo da trasparenza, affidabilità e rispetto – la garanzia del primo cittadino – abbiamo una storia calcistica ultracentenaria e siamo la quinta città d’Italia, anche per questo ho chiesto alla Figc la possibilità di ripartire dalla serie C”.

Con una certezza: l’ascolto sarà al primo posto.

Lo ha dimostrato l’incontro di oggi, per il quale si erano prenotati in 80 per intervenire.

Commenti da tre minuti, stile speaker’s corner di Hyde Park, e confronto. Le proposte rimaste in attesa potranno invece essere inviate attraverso l’indirizzo email baricalcio@comune.bari.it, per poi essere pubblicate sul sito web dell’amministrazione comunale e discusse.

“Il calcio non morirà mai, custodiamo la squadra come la cattedrale, come la basilica di San Nicola, come il Teatro Petruzzelli” ha spiegato il sindaco citando alcuni simboli della città, mentre sulle gradinate i cori di incitamento per la maglia si confondevano con sciarpe e bandiere.

Con due colori nel cuore: il bianco e il rosso. Con una promessa contro i malintenzionati: “Nei prossimi giorni invece farò l’elenco degli imprenditori che hanno rilasciato interviste dicendo di voler comprare il Bari e non si sono mai mossi attivamente”.

Alle 19.30 è calato il sipario sull’appuntamento, ma è stata tirata una linea sul futuro del nuovo Bari: entro il 27 luglio occorrerà formare una nuova società per poter almeno ambire a un posto in C. Con un pizzico di emozione, quella rivelata dalle lacrime di Decaro.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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