Intervenuto ai microfoni di Lazio Style Channel, Mattia Zaccagni ha parlato del ritiro a Auronzo di Cadore: “C’è un bell’ambiente, si lavora bene e si sta finalmente freschi (ride, ndr): sicuramente prepareremo al meglio la stagione che verrà. In poco tempo mi è cambiata la vita sotto ogni aspetto, sia dentro che fuori dal campo. Sono molto contento di quanto fatto finora però sono sicuro di poter dare ancora di più“.
La scorsa stagione è stata ricca di emozioni: qual è stato il momento più bello? “Il gol ad Oporto contro il Porto – ha rivelato Zaccagni. Lo scorso anno è stato il mio debutto in una competizione europea, per questo il primo gol non si scorda mai. La partita più bella della mia carriera? Verona-Cittadella del 2019. Quella è stata una notte che mi ha cambiato vita e carriera. Se non avessimo vinto quella partita, saremmo rimasti in Serie B e non so se poi sarei approdato in A ed intrapreso il percorso che mi ha portato qui ora”.
In vacanza questa estate Zaccagni ha avuto il piacere di incontrare Lionel Messi: “Cosa gli ho detto? Nulla (ride, ndr). Me lo sono trovato davanti all’improvviso, eravamo all’Hard Rock Ibiza. Appena l’ho visto mi è subito venuto spontaneo chiedergli la foto, non gli ho detto altro perché ero tesissimo“.
Dopo un anno alla Lazio, Zaccagni si è ormai ambientato al 100% nel gruppo: “Nel gruppo Whatsapp si scherza tanto, tra foto e GIF. Appena sono arrivato alla Lazio, dopo una settimana mi ero già integrato grazie ai miei compagni che mi hanno accolto subito benissimo. La città di Roma? Difetti pochi, anzi nessuno. Forse il traffico, anche se mi aspettavo peggio“.
Sulla sua vita privata ha aggiunto: “Diventare padre è un’emozione fortissima e veloce. Io e Chiara ci siamo detti che volevamo provare ad avere un figlio e dopo 2/3 settimane era già incinta: è stata un’emozione indescrivibile. Io sono molto riservato riguardo la mia vita privata, lei invece, anche per il lavoro che fa, è un po’ più esposta: diciamo che abbiamo trovato un punto d’incontro, un nostro equilibrio. È una donna fantastica, chi la conosce lo sa. Sono fiero di averla al mio fianco, ha dato alla mia vita tanta positività”.
La Lazio ha una storia ricca di campioni: a chi si ispira Zaccagni? “Della Lazio ricordo vagamente Nedved, anche se all’epoca ero molto piccolo. Un punto di riferimento per me però, tra passato, presente e futuro, è Immobile“. Al contrario, in rosa c’è qualche giovane in cui il fantasista si rivede? “Rivedo totalmente no, però in Romero noto quella cattiveria e testa giusta per arrivare ad alti livelli. Sullo sfondare nel calcio poi dipende sempre da persona a persona, bisogna essere bravi a gestire bene le situazioni e rimanere con i piedi per terra”, ha rivelato Zaccagni.
Per concludere una follia fatta da un suo tifoso: “Ricordo che un’estate un tifoso del Verona venne fino al mio paese a Bellaria per farsi autografare una mia maglietta“.
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