Maglia sulla faccia e commozione. A Strakosha l’Olimpico non ha riservato mugugni, solo un significativo striscione spuntato in Curva nord: “Non ti curar di loro ma guarda e para. Daje Strakosha!”. Una carezza dopo l’erroraccio in Europa League.
Il portiere albanese non ha saputo trattenere le lacrime durante il riscaldamento. Arrivava da giorni complicati. Giovedì, al suo esordio stagionale, la papera: Lazzari svirgola, il pallone scivola dalle mani di Strakosha. È l’autogol che regala la vittoria al Galatasaray.
Sui social partono le critiche, ma allo stadio il clima è un altro. Il portiere viene accolto tra gli applausi, la curva gli dedica uno striscione.
Un gesto a cui il 26enne risponde con un saluto, prima di nascondere il viso nella maglia, commosso.
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