Brutta sconfitta per Lazio in Champions League, battuta 3-1 dal Feyenoord con le reti di Gimenez (doppietta) e Zerrouki. Inutile al fine del risultato la rete di Pedro su calcio di rigore. I biancocelesti restano quindi fermi a 4 punti in classifica, terzi nel girone in attesa del match tra Atletico Madrid e Celtic. Al termine della partita l’allenatore della Lazio Maurizio Sarri è intervenuto ai microfoni di Sky Sport.
“Abbiamo fatto un primo tempo timorosi, eravamo impauriti dalla loro aggressività, dalla loro pressione, poi quando abbiamo preso il primo gol era nell’aria e ci poteva anche stare. Quando abbiamo preso il secondo gol era un momento della gara in cui non ci stava di prenderlo. Il primo tempo potevamo chiuderlo 1-0, anche se loro meritavano il 2-0. Nella ripresa abbiamo avuto diverse occasioni. Guardando i dati, il numero delle palle-gol è 6 a 5 per loro. Il primo tempo non mi è piaciuto per questa remissività nei confronti di una squadra aggressiva, anche se sapevamo cosa ci aspettava. Pensavo a un atteggiamento molto più di personalità”, così Maurizio Sarri a Sky Spot.
Sul timore: “L’ho visto nel giocare la palla, probabilmente nasce dalla loro aggressività. Quando le squadre sono così aggressive, con la palla se le metti in difficoltà poi trovi degli spazi enormi, invece siamo andati in apprensione di sbagliare continuamente. Sbagliando così poi ci arrivavano addosso davvero”. Sul ritmo: “Non ho ancora i dati fisici, ma non sono convinto. Ho visto differenza nella carica emotiva e nervosa notevole. Loro hanno una gamba di altissimo livello”.
Sulla fase difensiva: “C’è ancora molto da lavorare in ogni fase di campo. Le pressioni fatte con quell’intensità del primo tempo non hanno senso. La nostra forza è non far tornare le squadre dentro, quindi significa che stavamo sbagliando tutto. Prendere gol con 4 tocchi nella nostra area è sintomatico di un livello di aggressività sbagliato. Negli ultimi 25 minuti abbiamo fatto più di loro ma era tardi”. Sul ritorno a Roma: “Abbiamo 2 partite in casa e dobbiamo sfruttarle il più possibile, per poi giocarci l’ultima. Vediamo in che condizioni di classifica. In un girone di 6 partite, se ne perdi una inizia a essere problematico. Aspettiamo perché la strada è ancora lunga. Se l’atteggiamento è quello di stasera però non ce la facciamo. In questa competizione noi siamo con l’acqua alla gola, bisogna camminare in punta di piedi. O diamo il 101 % o facciamo tanta fatica”.
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