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Lazio, Sarri: “Servono 25 folli disposti a morire per ottenere un risultato”

Maurizio Sarri (Credits Photo: Andrea Rosito)

Le parole di Maurizio Sarri alla vigilia della sfida tra l’Inter e la sua Lazio, valida per l’11esima giornata di Serie A.

L’undicesima giornata di Serie A si chiude con il big match tra l’Inter di Chivu e la Lazio di Sarri. L’appuntamento è fissato domanica 9 novembre alle 20.45.

I biancocelesti si presenteranno a San Siro dopo la vittoria della scorsa giornata contro il Cagliari 2-0 grazie al primo gol stagionale di Isaksen e la rete di Zaccagni.

Gli uomini di Sarri, più in generale, vengono da sei risultati utili consecutivi con l’ultima sconfitta che risale al 21 settembre contro la Roma.

Proprio Maurizio Sarri in conferenza stampa ha spiegato cosa si aspetta dalla sua Lazio contro l’Inter di Cristian Chivu.

Lazio, le parole di Sarri

Maurizio Sarri ha cominciato la conferenza stampa parlando della gara di domani: “L’Inter insieme al Napoli è la rosa più forte del campionato. Hanno fatto due finali di Champions League negli ultimi anni. Per noi è una partita complicatissima, purtroppo negli ultimi anni il gap con queste squadre si è allargato. Sarà difficile anche se ci dovessimo esprimere al massimo. Chivu? Fa parte di quel  gruppo di allenatori che stanno venendo fuori in questo periodo. Ha caratteristiche da allenatore di grandissimo livello ma è difficile giudicare un allenatore in 3 mesi“.

L’allenatore della Lazio ha poi continuato parlando delle condizioni di Romagnoli: “Romagnoli stamattina ha fatto l’allenamento abbastanza bene. Domani mattina insieme al dottore e al ragazzo capiamo come sta e poi decidiamo. Provstgaard? È un ragazzo con delle qualità e che ha un’applicazione feroce. Non ha ancora l’esperienza di Romagnoli ma secondo me diventerà un giocatore importante in Serie A“.

Maurizio Sarri (Imago)

“Spero ci siano ancora margini di crescita”: le parole di Sarri

L’allenatore si è poi soffermato sul percorso che stanno facendo i biancocelesti: “I percorsi di costruzione non sono mai percorsi lineari. Non si passa da 2 a 3 e poi a 4. Ci sono anche dei passi falsi. L’importante è che piano piano si tocchino livelli che non sono mai stati toccati prima. Stiamo facendo dei passi in avanti a livello di mentalità. Spero che ci siano ancora margini di crescita importanti“.

Si è espresso su dove può arrivare questo gruppo e sulla differenza di forza che c’è con l’Inter: “Questa Lazio in questa stagione non può arrivare da nessuna parte. Se pensiamo di giocare alla pari con l’Inter? No. Se dovessimo fare risultato andremo oltre la logica. A San Siro dobbiamo andare con le motivazioni che ci devono essere di default e con un umiltà perché loro sono più forti di noi. Va aggiunta la testa e la convinzione. A queste qualità mentali va aggiunta la convinzione ma non quella di facciata, quella non conta un cazzo. Servono 25 folli disposti a morire per ottenere un risultato, con queste qualità si potrà fare una grande prova“.

Infine Sarri ha concluso parlando del fatto che contro i nerazzurri raggiungerà le 148 panchina con la Lazio: “Fa piacere raggiungere questi numeri in una squadra con cui c’è un rapporto affettivo forte. Sono importanti per questo motivo più che per l’aspetto professionale“.

Giuseppe Vignola

Classe 2001, ho sempre pensato che la gioia che può dare il calcio è imparagonabile a tutto il resto. Questa mia tesi, che può sembrare assurda, è stata avvalorata da un premio Nobel, Albert Camus, che disse: “Non c’è luogo in cui un uomo sia più felice che in uno stadio di calcio”. La felicità in uno stadio come tifoso l’ho provata, come calciatore non succederà mai, spero che quella da giornalista sia il mio futuro.

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