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L’ex Rovella entra nel cuore dei laziali: i retroscena del suo arrivo dalla Juve

Non sono nato laziale perché sono nato in un’altra città, ma sono felice di esserlo diventato“. Nicolò Rovella descriveva così, poche settimane fa, il suo trasporto per i colori biancocelesti. Un affetto ricambiato dai tifosi, che ne hanno fatto ormai un nuovo idolo

 

Rovella è sempre stato preso come esempio, da società e tifosi, per parlare dell’attaccamento alla maglia della Lazio. In estate, infatti, del suo legame con i colori biancocelesti parlò anche il DS Fabiani: “Se oggi andassi da Rovella e gli dicessi che l’ho venduto al Paris Saint-Germain, lui si incatenerebbe al Campidoglio e direbbe di voler rimanere”.

 

Sabato sera il classe 2001, quasi sicuramente, giocherà da titolare la gara contro il suo passato. Solamente poco più di un anno fa, infatti, Rovella passava dalla Juventus alla Lazio

Estate 2023: quando Rovella passò dalla Juventus alla Lazio

Rovella è passato alla Lazio dalla Juventus nell’estate 2023, sbarcando a Fiumicino il 16 agosto. Il classe 2001 arrivava in biancocelste con un prestito biennale a titolo gratuito che prevede l’obbligo di riscatto al verificarsi di determinate condizioni, come si può leggere nel comunicato della Juventus

 

La cifra che permetterà alla Lazio di comprare definitivamente il numero 6 è 17 milioni di euro, pagabili in tre rate a partire dall’estate 2025, la prossima estate. Da quando Marco Baroni siede sulla panchina biancoceleste il classe 2001, insieme a Guendouzi, è il padrone del centrocampo. 

Rovella è entrato ormai nei cuori della tifoseria, che lo paragona a un altro numero 6 biondo capace di far sognare in passato come Lucas Leiva. Intanto sfida il suo passato, cercando anche l’unica cosa che gli manca: il gol.

 

Giuseppe Vignola

Classe 2001, ho sempre pensato che la gioia che può dare il calcio è imparagonabile a tutto il resto. Questa mia tesi, che può sembrare assurda, è stata avvalorata da un premio Nobel, Albert Camus, che disse: “Non c’è luogo in cui un uomo sia più felice che in uno stadio di calcio”. La felicità in uno stadio come tifoso l’ho provata, come calciatore non succederà mai, spero che quella da giornalista sia il mio futuro.

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