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Lazio, il resoconto del sesto giorno ad Auronzo

Sesto giorno sotto le Tre Cime di Lavaredo per la Lazio di Marco Baroni. Dopo il pomeriggio libero di ieri, 15 luglio, concesso dall’allenatore ex Verona, i biancocelesti sono tornati a fare doppia seduta. Nella mattinata primi minuti in palestra e, poi, tanto lavoro in campo. Nel pomeriggio, invece, prima tanto lavoro in palestra e poi un po’ di scarico in campo. La notizia positiva è che gli unici assenti sono stati Gila, infortunato, e Kamenovic

 

PHOTO CREDITS: S.S.LAZIO

Le parole di Tavares

Nel pomeriggio il nuovo acquisto della Lazio, Nuno Tavares, si è presentato ai canali del club. L’esterno portoghese ha cominciato l’intervista parlando un po’ di sé: “Mi chiamo Nuno Tavares e sono un giocatore della Lazio. Mi sento bene e ho capito da subito di essere in un grande club. Sono sorpreso di quanto io mi senta già a casa. Sono in un club che lotta per traguardi importanti. Questa è la cosa più importante. Sono qui per aiutare la squadra a raggiungere gli obiettivi. Volevo un progetto nuovo nella mia carriera, ne ho parlato con la mia famiglia e con i miei agenti. Abbiamo valutato le varie proposte e abbiamo optato per questa nuova sfida“.

 

PHOTO CREDITS: S.S.LAZIO

 

L’esterno portoghese ha raccontato anche del rapporto con Guendouzi, suo ex compagno al Marsiglia, e del perché abbia scelto il numero 30 per la maglia: “Conosco Guendouzi dai tempi del Marsiglia. Non ci siamo incontrati all’Arsenal ma abbiamo creato un ottimo rapporto. Ho parlato con lui della Lazio ed è stato più semplice per me accettare questa squadra. Il 30 l’ho scelto perché mi piace il numero. Non ho un idolo ma mi ispiro a calciatori come Alaba e Cancelo. Nella scorsa stagione ho visto diverse partite della Lazio, soprattutto quando Guedouzi è venuto qui e con l’arrivo di Tudor”.

 

PHOTO CREDITS: S.S.LAZIO

Tavares ha concluso l’intervista svelando di aver visto alcune partite della Lazio la scorsa stagione e i suoi prossimi obiettivi: “Ho visto la partita di Coppa Italia contro la Juventus, il derby e alcune gare di Champions League. Come calciatore sono un difensore a cui non piace solo inseguire il pallone ma anche giocarlo: il miglior modo per esaltarmi è esprimere un bel calcio. Sono molto felice di essere in questo grande club. I tifosi sono fantastici, trasmettono grande passione al club. Da me possono aspettarsi che darò tutto per aiutare la Lazio a vincere“.

Giuseppe Vignola

Classe 2001, ho sempre pensato che la gioia che può dare il calcio è imparagonabile a tutto il resto. Questa mia tesi, che può sembrare assurda, è stata avvalorata da un premio Nobel, Albert Camus, che disse: “Non c’è luogo in cui un uomo sia più felice che in uno stadio di calcio”. La felicità in uno stadio come tifoso l’ho provata, come calciatore non succederà mai, spero che quella da giornalista sia il mio futuro.

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