Il passato da attaccante e il gol in Champions League segnato contro l’Atletico Madrid. Sono questi i temi toccati da Ivan Provedel nell’intervista a Sportweek. “Per me quella sera era già fantastico esserci, giocare in Champions è il sogno di qualsiasi calciatore“.
L’inserimento, il colpo di testa e il boato dello stadio Olimpico. Ivan Provedel è tornato sulla rete che ha regalato il pareggio alla Lazio contro l’Atletico Madrid: “Dalla panchina mi hanno detto che mancavano pochi secondi, così sono andato. Sapevo dove Luis Alberto avrebbe messo la palla, quelle traiettorie le studio da portiere. Così ho fatto il movimento giusto. Giocare da piccolo come centravanti mi ha lasciato dentro certe cose”.
Provedel ha poi parlato della Nazionale e della scuola italiana dei portieri: “Aver varcato i cancelli di Coverciano è stata già un’emozione unica. Se poi un giorno dovesse arrivare pure il debutto sarebbe bellissimo. Donnarumma è un fenomeno, dietro di lui siamo in tanti di buon livello. E altri ancora stanno arrivando. Faccio il portiere per le parate di Toldo in Olanda-Italia a Euro2000. Buffon? Il più forte di sempre”.
Infine, Provedel ha concluso parlando della sua passione per la storia: “Tutto merito di un mio professore di liceo. Ho scelto di prendere casa in centro per poter fare il turista quando ho tempo. Roma è un museo a cielo aperto”.
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