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Noslin: “Lazio? Ho saputo dai social! Per me è un grande salto. Su Baroni…”

È iniziato un nuovo capitolo in casa Lazio, con Baroni in panchina. Via la vecchia guardia, con Luis Alberto e Felipe Anderson partiti (con anche Immobile che potrebbe salutare), dentro volti nuovi e freschi come Dele-Bashiru, Tchaouna e Noslin. Quest’ultimo, che ritrova Baroni dopo l’exploit di Verona, si è presentato in conferenza stampa nella giornata di oggi, mercoledì 10 luglio.

Lazio, le parole di Noslin

Noslin ha aperto la conferenza stampa analizzando le prime sensazioni: “Sono davvero felice di essere qui. È un grande salto per me e farò di tutto per fare bene. Spero che insieme a questa squadra avremo l’opportunità di vincere vari trofei. Sono molto felice che Baroni abbia indicato il mio nome per l’attacco, anche se mi conosceva solo da due mesi. Sono sicuro che la grande qualità che c’è in questo club mi aiuterà a crescere. Per quanto riguarda la pressione io gioco il mio calcio e faccio quello che amo.

 

La stima di Baroni

Noslin ha poi parlato del rapporto con Baroni, allenatore che ritroverà alla Lazio dopo l’esperienza al Verona: “È bellissimo essere qui ed è bellissimo essere apprezzato da un allenatore come Baroni. Non so se Immobile andrà via o se resterà ma io comunque cercherò di trovare il mio spazio. Voglio ringraziare il direttore per avermi preso. Ho saputo dell’interessamento della Lazio tramite mia sorella che è molto attiva sui social e avevo letto di Lazio e Torino. Ho sentito molto parlare del derby e non vedo l’ora di giocarla”.

 

 Infine, il giocatore ha chiuso la conferenza continuando a parlare dell’allenatore: “Baroni è una parte importante della mia vita perché non è scontato che un allenatore che ti conosce così poco decida di portarti in un club come questo. È un allenatore che porta consapevolezza alla squadra”, ha concluso l’attaccante”.

 

Giuseppe Vignola

Classe 2001, ho sempre pensato che la gioia che può dare il calcio è imparagonabile a tutto il resto. Questa mia tesi, che può sembrare assurda, è stata avvalorata da un premio Nobel, Albert Camus, che disse: “Non c’è luogo in cui un uomo sia più felice che in uno stadio di calcio”. La felicità in uno stadio come tifoso l’ho provata, come calciatore non succederà mai, spero che quella da giornalista sia il mio futuro.

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