“Isaksen ha qualità. Io sono convinto che può fare quel click per essere un giocatore che farà la differenza“: così Baroni difendeva Isaksen prima della gara di Coppa Italia di giovedì scorso. L’allenatore biancoceleste, maestro nella gestione dei suoi giocatori, ancora una volta, è riuscito ad anticipare di qualche giorno la miglior prestazione di un suo calciatore.
Il danese in Coppa Italia non aveva giocato ma si sapeva già che sarebbe stato titolare per la gara di campionato, sempre contro il Napoli. Fin dall’inizio il 18 è stato una spina nel fianco per Olivera e nel secondo tempo, proprio su una lettura non perfetta dell’uruguaiano, al 79′ ha concluso un ottimo contropiede biancoceleste battendo Meret. Per lui questo è stato il terzo gol stagionale, dopo quello in Europa League contro il Twente e quello in campionato alla 2ª giornata contro l’Udinese. La scorsa stagione, invece, Isaksen aveva totalizzato solamente 3 gol in 28 partite di campionato.
È ripetitivo parlare della Lazio come sorpresa di questo campionato. Sì perché i biancocelesti stanno davvero battendo record importanti in questo inizio stagione. Oltre a un’Europa League perfetta, in cui sono ancora imbattuti, gli uomini di Baroni hanno passato anche il turno di Coppa Italia e sono quarti in campionato.
Baroni, che fin dal suo arrivo, ha parlato di una squadra forte e in cui tutti sono utili continua a sbagliare davvero pochissimo. L’emblema? Hysaj. Fuori dalla lista UEFA e Serie A, contro il Napoli in Coppa Italia fa una prestazione praticamente perfetta alla prima presenza stagionale. La Lazio cambia gli interpreti e non si snatura mai: contro il Napoli ha fatto il suo calcio nonostante a centrocampo ci fossero Guendouzi e un adattato Dele-Bashiru, vista l’assenza di Vecino e la squalifica di Rovella.
Baroni sa gestire al meglio anche l’entusiasmo, non cambiando mai linea: né dopo il pareggio contro il Ludogorets e la sconfitta contro il Parma né dopo la doppia vittoria contro il Napoli. Le prossime saranno Ajax, Inter e Atalanta.I tifosi biancocelesti continuano a pensare alla qualificazione Champions. Tutti, però, pensano in realtà a un qualcosa che per quanto sembrava irrealizzabile questa estate, fa ancora paura pronunciare.
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