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Lazio-Juventus, Tudor: “Futuro? Dobbiamo focalizzarci solo sul presente”

Igor Tudor, allenatore della Juventus (Imago)
Igor Tudor, allenatore Juventus

Le parole dell’allenatore del club bianconero alla vigilia di Lazio-Juventus

Tre punti che possono fare la differenza e cambiare l’equilibrio del campionato: la 36esima giornata di Serie A offre il big match tra Lazio e Juventus che vale un posto in Europa.

Alla vigilia della gara, Igor Tudor ha analizzato la settimana di lavoro dei bianconeri e ha ripercorso l’attuale momento della sua squadra.

Tudor ha iniziato così la sua conferenza: “Ho visto una bella settimana. C’è molta più fiducia. Poi c’era molta voglia di fare bene. Ci siamo preparati tutti al meglio. Dusan? Si è allenato con la squadra. Gatti ha fatto solo una parte di allenamento, lo porteremo in panchina”.

Ha poi continuato: “La Lazio? Dico solo due cose: si è presa una squadra in grande difficoltà e la si è portata in Europa League. Sul mio passato? Con pace e serenità ho preso la decisione di andare via dopo un gran lavoro. Per domani dico che la squadra è la nostra chiave. La Lazio è una squadra esperta, con giocatori che stanno bene. Si sono costruiti una identità, dovremo stare attenti a tutto e andare forti per tutta la partita. Futuro? Non rispondo. Ora dobbiamo focalizzarci solo sul presente. Poi vedremo il futuro cosa ci regalerà. Domani? Partita importante ma non decisiva”. 

La conferenza stampa di Tudor alla vigilia di Lazio-Juventus

“Dal primo giorno dico sempre che non bisogna limitarsi a niente quando si deve costruire una squadra. Poi ci sono momenti, difficoltà che magari non aiutano. Dobbiamo cercare di tirare sempre fuori il massimo da tutte le situazioni. Noi mai in gol nel secondo tempo? Non ci penso a queste cose. 1-0, 2-0, 3-1: si deve andare forti sempre. Questa è la mentalità giusta che vogliamo avere”.

Dusan Vlahovic (IMAGO)
Dusan Vlahovic (IMAGO)

Infine, l’allenatore bianconero ha concluso:“Douglas Luiz? Ho parlato tante volte di lui. Gli voglio bene, è un giocatore forte e spero possa continuare a dare una mano fino alla fine. Non sono mai contento del lavoro fatto, ma un allenatore è fatto così. Generalmente sono felice, vedo sempre una squadra che da tutto. Io vedo sempre molta positività, ma l’esigenza deve essere questa qui. Non ci si deve accontentare: questa la regola dello sport”.