Basic, Lazio (IMAGO)
Con un gol di Toma Basic la Lazio batte la Juventus e ritrova la vittoria in casa che mancava dal 31 agosto
Un’esultanza sfrenata a braccia larghe, una scivolata e l’abbraccio di tutti i compagni: così Toma Basic ha aperto la sua serata all’Olimpico contro la Juventus. Con il premio di man of the match e gli applausi di tutto lo stadio, invece, si è chiusa la notte del classe 1996.
Nel mezzo 68 minuti in cui il croato si è preso ancora di più la Lazio dimostrando di essere un giocatore importante in questa annata complicata. Dopo una stagione da fuori rosa e aver cominciato questa fuori dalla lista della Serie A in tanti si sarebbero dati per vinti.
Basic, invece, ha atteso con enorme pazienza il suo momento facendosi trovare pronto alla prima chance: “Dove sono stato nell’ultimo anno e mezzo? Mi sono sempre allenato con la squadra, ero sempre con loro“. Un lavoro dietro le quinte che ha dato i suoi frutti quando Sarri per la prima volta lo ha rimesso in campo. Poco meno di 30 giorni in cui il croato ha cambiato la sua storia in biancoceleste: da esubero a totale protagonista.
Contro la Juventus per coronare questo percorso il classe 1996 ha segnato il gol del decisivo 1-0 che fa tornare a vincere la Lazio in casa dopo quasi due mesi e gli permette di firmare il quarto risultato utile consecutivo.
Da esubero a incedibile: è stato questo il repentino cambiamento che ha vissuto Basic nell’ultimo mese. Dopo il pareggio della Lazio a Bergamo, infatti, Sarri lo aveva eletto a incedibile: “Sicuramente un incedibile è Basic: lui dà tutto sia tecnicamente che moralmente“.
Una dimostrazione di stima importante dell’allenatore toscano che non ha mai dimenticato il lavoro del classe 1996 tre stagioni fa: “Con me il primo anno fece più di 30 presenze, e l’ho rivisto con molta personalità“. Dal canto suo Basic lo ripaga non lasciandosi andare a particolari festeggiamenti e tenendo sempre la concentrazione alta: “Non voglio parlare di me, non c’è tempo per l’euforia perché la classifica è stretta“.
L’altra vera nota positiva della serata biancoceleste è il ritrovato entusiasmo del pubblico. Dopo i primi due mesi in cui regnava la diffidenza per quanto successo in estate, stasera si è rivisto l’Olimpico delle grandi occasioni. Dai Giardini di Marzo di Lucio Battisti nel pre partita al boato nel finale sembrava di essere tornati a 12 mesi fa quando la Lazio viaggiava su vette alte del campionato e dell’Europa League.
E proprio come un anno fa al triplice fischio tutta la squadra sotto la curva nord ballare. A spiccare il sorriso di Toma Basic, abbracciato e festeggiato da tutto il pubblico biancoceleste.
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