Lazio, il futuro tra i pali ha un nome e cognome: Thomas Strakosha. L’anno scorso la titolarità guadagnata grazie all’assenza di Marchetti, quest’anno parte già da primo. Sarà lui il portiere biancoceleste, fresco di rinnovo contrattuale ufficializzato in sala stampa, dopo l’amichevole contro la Selezione del Cadore: “C’è l’accordo, qui sto molto bene. Abbiamo già prolungato il contratto”. Nell’ultimo anno è cambiato tutto: “Ringrazio i compagni e la società, in un anno le cose possono stravolgersi, ma l’obiettivo rimane sempre lo stesso. Titolare? Lo voglio dimostrare in campo, lavoro sereno”. Non serve nessun altro portiere secondo Strakosha, pronto a far valere i galloni della titolarità: “Lo dimostrerò sul campo. Siamo tre giovani più Ivan. Un altro portiere? Stiamo bene: io, Guido, Vargic e Adamonis siamo sufficienti, non serve nessun altro”. E infine, sul paragone col padre: “E’ un motivo d’orgoglio. Non mi appesantisce, è solo un punto di partenza più alto. È uno stimolo in più. Il mio è un padre molto esigente”.
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