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Lazio, Correa: “Kaka il mio idolo. Voglio diventare leader in biancoceleste”

Dodici presenze e sei gol. Un inizio di stagione sprint per Joaquin Correa, che ha trovato continuità e reti con la sua Lazio. Nonostante la pausa per le nazionali, lui e i compagni continuano ad allenarsi a Formello in vista della ripresa contro il Sassuolo il 24 novembre. Al termine dell'allenamento odierno, l'attaccante argentino ha parlato a Lazio Style Radio: "Avevo tanta voglia di segnare. Mi sono sentito in colpa per l'errore dal dischetto di Bologna. Sono contento di essermi sbloccato, la gente è stata magnifica anche nei momenti più difficili". 

Correa ha poi continuato: "Ho sempre cercato di migliorare sotto porta. Sono sempre stato un esterno o trequartista, ma adesso gioco più avanti. L'ho già fatto con l'Argentina e al Siviglia. Mi alleno per far vincere la squadra”. Sul rapporto con Immobile: "Ciro è sempre disponibile, serve tanti palloni sia a me che a Luis Alberto e Milinkovic. Non è solo un bomber, ma molto di più. E' importante per tutta la squadra”.

La Lazio è attualmente terza a 24 punti, distante otto punti dalla vetta: "Quest’anno stiamo giocando più offensivi. Noi stiamo seguendo  le indicazioni dell'allenatore. Non dobbiamo abbassare la guardia perché siamo terzi, in Italia non esistono partite facili. Dobbiamo credere nella nostra forza. Ci sono tantissime squadre con una rosa importante, serve massima attenzione". 

Dall'idolo al futuro in biancoceleste, Correa si racconta senza filtri: "Ho sempre avuto come modello Kakà. Lui partiva da dietro, ma faceva tanti goal. Amo avere responsabilità. Sono maturato negli ultimi anni, se un mio compagno ha bisogno di me io non mi tiro indietro. Meglio diventare leader con i fatti che con le parole”.

Quattro anni fa la prima esperienza in Italia alla Sampdoria, oggi c'è solo la Lazio: "Ho cambiato mentalità, sono un calciatore nuovo. Prima pensavo solo alle mie giocate, adesso penso a vincere con la squadra”. Adesso il sogno di Correa è chiaro: Vincere tutte le partite che gioco, so che è difficile. Vorrei vincere un mondiale. Alla Lazio ho già vinto un trofeo, ma ora puntiamo alla Supercoppa e a qualificarci in Champions”.

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Redazione

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