Al triplice fischio di Parma-Lazio, l’allenatore biancoceleste Marco Baroni è intervenuto ai microfoni di DAZN per commentare la prestazione dei suoi nella consueta intervista post partita.
I biancocelesti sono usciti sconfitti dal Tardini: 3-1 il risultato finale in favore del Parma, grazie ai gol di Man, Haj e Delprato. Ininfluente la rete del Taty Castellanos (2-1).
Questo il commento di Baroni a caldo: “Sappiamo che abbiamo fatto errori da non ripetere ma stanno in quel che la squadra propone, oggi nonostante è andata sotto subito è rimasta in campo, con equilibrio, ha sviluppato calcio con un avversario che stava basso e pensava solo a ripartire. Ci hanno portato una gara di nervosismo, ho detto alla squadra di rimanere lucidi. Questa è la proposta di calcio. Oggi tanti tiri, azioni e conclusioni, tanta mobilità, ci sono queste partite dolorose. Mi dispiace per i nostri tifosi, oggi sono venuti in tantissimi come sempre, hanno visto una squadra generosa che ha fatto di tutto per vincerla.
L’ex allenatore del Verona si sofferma poi sulla prestazione: “La squadra ha creato, con generosità, abbiamo crossato e tirato molte volte come con il Ludogorets: 95 ingressi in area, 32 cross, 16 conclusioni di cui 8 in porta, questa è la strada. Ci sono momenti in cui la palla non gira bene, dobbiamo fare qualcosa in più ed essere lucidi ma oggi la squadra eccetto i due errori, il terzo gol, ha fatto una bella gara. In quel momento c’era la voglia, mancavano minuti. La conduzione della gara mi è piaciuta.
Sulla prossima partita dice: “Napoli? Vediamo,sicuramente proviamo a recuperare Dia, questi ragazzi comunque ci danno assolute garanzie. Il gruppo vuole, gioca ed è unito”
L’allenatore della Lazio ha analizzato infine gli episodi: “Nel primo errore è una palla giocata, è una giocata che chiedo io a Rovella, ci può stare non la chiamo neanche errore. Venivamo da pochi minuti prima dall’esultanza di un gol bellissimo, ci può stare. Nel secondo tempo, la palla persa da Gila è un po’ sanguinosa ma è un calciatore fortissimo voglio allenarlo tutta la vita. Gli chiedo di aprire la palla sull’esterno, ma non voglio crocifiggere giocatori. Chiedo solo di crescere e non ripetere queste situazioni, siamo feriti e addolorati però sarei preoccupato se vincessimo una partita ma facendo una brutta gara, non meritando”.
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