Lautaro Martinez, attaccante Inter (Credits Photo: Federico Piovesan)
Le parole del capitano dell’Inter, Lautaro Martinez, in un’intervista rilasciata a France Football. Al centro il chiarimento sul diverbio con Calhanoglu.
Calhanoglu e Lautaro Martinez. Un duo che ha caratterizzato gli ultimi mesi dell’estate nerazzurra, con il capitano che al termine della sfida contro il Fluminense, al termine della quale l’Inter è stata eliminata dal Mondiale per Club, aveva usato queste parole: “Chi non vuole stare qua deve andar via. Parlo in generale. Ho visto tante cose che non mi sono piaciute, come capitano le dico”.
Alle parole dell’argentino erano seguite quelle del presidente Giuseppe Marotta che, senza troppi giri di parole, aveva dichiarato che fossero rivolte proprio ad Hakan Calhanoglu. Il suo futuro all’Inter era tutt’altro che certo, tanto che il Galatasaray era anche venuto in Italia per parlare con l’Inter salvo poi non trovare le condizioni per un suo possibile arrivo in Turchia.
Quindi, ecco la risposta di Calhanoglu: “Il leader resta vicino ai suoi compagni, non cerca il colpevole”. Un’estate che, poi, si è conclusa con la permanenza del centrocampista turco in nerazzurro. Ora, Lautaro è tornato a parlarne.
Di seguito le parole del capitano dell’Inter.
Il capitano dell’Inter ha aperto dicendo: “È stato un malinteso. Alcune cose non mi sono piaciute; le mie affermazioni erano generiche e non erano rivolte specificamente a lui. Da capitano, è quello che mi è venuto in mente in quel momento. Ad alcuni potrebbe piacere, ad altri no, ma poi ne abbiamo discusso con la squadra, l’allenatore e la dirigenza. E tutto va bene, tutto è stato chiarito. Siamo uniti. Anche il nostro nuovo allenatore ci sta aiutando molto. Faremo del nostro meglio per lui”.
Sulla finale di Champions contro il PSG ha poi proseguito dichiarando: “Sì. Tutti i ragazzi sono rimasti profondamente colpiti. Sbagliare è umano. Quando si commette un errore, quando l’errore non è stato commesso con cattive intenzioni, ma con l’obiettivo di crescere e migliorare, bisogna perdonare. L’arrivo di un nuovo allenatore, l’inizio di un nuovo ciclo, ci fa bene. È importante cambiare aria, obiettivi e punti di forza”.
E sull’addio di Inzaghi, l’argentino ha affermato: “Non ci hanno influenzato in alcun modo le voci perché ognuno prende sempre le proprie decisioni. Ognuno è libero di scegliere ciò che vuole, ma all’epoca il manager non ci ha mai informato che aveva ricevuto un’offerta e che se ne sarebbe andato. Siamo concentrati sui nostri obiettivi.”
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