Addio, anzi no. Ancora insieme, cercando di riconquistare quanto si è appena perso. È in breve il riassunto delle ultime settimane che hanno visto protagonisti Armand Laurienté e il Sassuolo. L’esterno francese in estate è stato al centro del mercato neroverde. Dopo gli sprazzi di talento mostrati nelle scorse stagioni e la retrocessione in B, diverse le squadre interessate a lui. Nella prima metà di settembre l’offerta del Galatasaray rifiutata e la permanenza in Italia. Contro il Cosenza la rete decisiva, la prima quest’anno in campionato. Tre punti e secondo posto. Si è solo all’inizio, è vero, ma la prospettiva del Sassuolo vuole restare quella. Quella vista Serie A.
Nel suo passato ci sono i video di Ronaldo il Fenomeno e di Robinho, lo studio delle punizioni di Juninho e una camera condivisa per un anno con Mbappé. Nel suo presente e futuro c’è ancora la maglia neroverde. La 45, un numero per mamma e papà.
Poteva dire addio nello stesso modo in cui arrivò: all’ultimo. Il Sassuolo, infatti, chiuse il suo acquisto negli ultimi giorni dell’agosto del 2022. E quest’anno sempre il Sassuolo ha rifiutato l’offensiva del Galatasaray a mercato… già finito. Ma andiamo con ordine.
In estate sono state diverse le squadre che hanno mostrato il loro interesse per l’esterno classe 1998. Un futuro, il suo, che sembrava destinato a essere l’intento dai neroverdi. In Italia ci hanno provato il Parma e la Lazio, all’estero il Fenerbahce di Mourinho e il Marsiglia di De Zerbi. Proprio dei francesi l’offerta più concreta. Proposte tutte rifiutate dal club. Rifiutate come quella arrivata nelle prime settimane di settembre. Provenienza? Sempre Turchia, questa volta, però, del Galatasaray: 13 milioni di euro più due di bonus e il 10% sulla futura rivendita per convincere il Sassuolo. Niente da fare, Laurienté non si muove.
Il motivo lo si è capito presto. Rinvio lungo di Moldovan, tocco di Pierini e scatto di Laurienté che supera in velocità l’intera difesa del Cosenza. Rigore in movimento e gol: 0-1, tre punti, secondo posto. Una percentuale delle speranze del Sassuolo di tornare in Serie A, dopo la retrocessione dello scorso anno, passando anche da lui. Dai suoi piedi, dalle sue accelerazioni, dalla sua qualità. Caratteristiche che lo rendono unico in B e troppo prezioso nelle logiche tattiche e tecniche di Fabio Grosso. Pronti, partenza e gol. In neroverde, una volta ancora.
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