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Caduta e risalita: L’Aquila Calcio domina la Prima Categoria

Dieci anni sono passati da quel maledetto 6 aprile 2009, quando in Abruzzo tutto si è fermato. Dieci anni fa un terremoto sconquassava le città, dilaniava corpi e anime e portava via con sè tante vite. L’Aquila è la città simbolo di un evento catastrofico che ha seminato morte e distruzione in un batter d’occhio. Una città piena di fantasmi e macerie, il capoluogo abruzzese, che però non si è voluto arrendere alla tragicità della situazione e, mattone dopo mattone, è riuscito a risollevarsi.

Il terremoto ha sconvolto la vita di tutti, anche quella della squadra cittadina, che tra promozioni e fallimenti, in questi anni si è bruciata fino a scomparire. La storia però non è finita qui. Intrisa dell’animo combattivo e perseverante degli abruzzesi, anche l’Aquila Calcio, per necessità, è dovuta ripartire. Da zero. O meglio, dalla Prima Categoria. La nuova società, che non ha più a che fare con le precedenti gestioni, è nata nell’estate del 2018, senza nessun clamore mediatico. Il nome completo è Associazione Sportiva Dilettantistica Città di L’Aquila, i colori sociali quelli di sempre: il rosso e il blu.

L’Aquila riparte dal basso, dal girone A di una categoria ben diversa da quelle in cui i tifosi cittadini erano abituati a vedere la propria squadra. Ma non importa. La squadra abruzzese onora gli impegni e ci mette tutta la grinta e la qualità possibile per vincere le partite. Lo fa in maniera splendida, a volte esagerata, con vittorie in larga misura che non si vedono spesso, specialmente in categorie del genere. Ottiene numeri da record: 163 gol realizzati e solo 9 subiti in 34 partite. Il 1 Maggio, dopo la vittoria per 9-0 nel derby cittadino contro il San Francesco, l’Aquila vince il campionato e fa il salto di categoria. L’anno prossimo giocherà in Promozione.

Tra i volti noti di questo progetto appena nato fa parte Damiano Zanon terzino che ha giocato con PescaraFrosinone, Benevento e Perugia tra le altre e che ora ha scelto di seguire il cuore. Infatti ha deciso di tornare nella sua terra a giocare per la squadra della sua città. Così come come Nicola di Francia aquilano doc e capitano attuale per 3 anni a Rieti dal 2004 al 2007 nonché con L’Aquila stessa nel 2010/2011 e Lorenzo Cattafesta, numero 1 indiscusso di questo nuovo L'Aquila. Tutti nella squadra che ha perso tutto ed ha toccato il fondo, ora si appresta a risalire con più forza e convinzione di prima. Proprio come la città di cui fa parte. 

Redazione

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