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Lanciano, il tris vincente di Valentina Maio: Presidente, moglie di un attaccante e cuore rossonero

La quiete, dopo la tempesta: la Virtus Lanciano resta rosa, perché Valentina Maio, alla guida dei rossoneri dal 2008, rimane l’unica donna presidente in carica tra Serie B e Serie A. E a pochi giorni dalla decisione della sua famiglia di non cedere le quote societarie, Valentina si racconta senza filtri: “Cosa ci ha spinto a restare? Il cuore e la voglia di condividere con la nostra città e con i nostri tifosi ancora tante emozioni – confessa in esclusiva a GianlucaDiMarzio.com – per uno sport che ci ha regalato più soddisfazioni che sconfitte. E’ stata veramente una decisione presa con un sentimento sincero: quando il cuore batte non lo puoi fermare”.

Valentina Maio è imprenditrice e presidente della Virtus Lanciano, ma anche moglie dell’attaccante più esperto della squadra e mamma di tre figli. Manuel Turchi si è svincolato nel 2008 dal Pescara ed è tornato da lei, a Lanciano, per non ripartire più: “Aveva già giocato in rossonero nel periodo in cui ci siamo conosciuti. Io avevo perso il treno per Bologna, dove studiavo, e ho raggiunto le mie amiche allo stadio. Lui era in tribuna: ci hanno presentato e non ci siamo più lasciati”.

Gli impegni non le mancano, e nemmeno l’attenzione a mantenere il più possibile separata la famiglia dalla gestione della società: “Riesco a far tutto con la dedizione di cui noi donne siamo capaci, sempre attenti a discernere i momenti e i ruoli”. Nonostante dorma ogni notte con un senatore della squadra, assicura a tutti che lo spogliatoio della Virtus Lanciano resta sacro – “Quello che accade lì dentro deve rimanere lì” – precisando che suo marito riceve sempre le comunicazioni insieme agli altri calciatori, comprese quelle di ritiro forzato dopo una serie di risultati negativi.

E’ la sua quarta stagione in B, dopo la storica promozione del 2012, e per lei è un po’ come vivere un sogno ad occhi aperti, senza nessuna intenzione di smettere: “E’ un bellissimo sogno realizzato con l’impegno di tutti e il sostegno della città, ciascuno per le proprie competenze. Speriamo di poterlo continuare a vivere. Il nostro obiettivo è la salvezza, abbiamo una squadra fortemente rinnovata, con un mix di giovani di alto profilo e uomini di esperienza. La classifica è molto corta e vogliamo a tutti i costi rimanere qui”.

Già presidente a soli 25 anni, ha sempre ammirato Rosella Sensi per la determinazione dimostrata alla guida della Roma, quando le donne nel calcio erano ancora meno, ma il suo punto di riferimento è stato il padre, tuttora presidente onorario della società. Insieme, hanno deciso di restare dopo anni di gioie e fatiche in rossonero, anni in cui la Virtus Lanciano è stata sullo sfondo di tutti i momenti più importanti della sua vita: “Quando mio fratello e mio padre mi proposero di essere presidente ero molto giovane, ma ho voluto ripagare la loro fiducia impegnandomi con tutta me stessa. In questi anni di presidenza è cambiato tutto: sono diventata adulta, mi sono sposata, ho avuto tre figli, dalla Lega Pro siamo andati in B. Mi sento cresciuta con un bagaglio di esperienze che non cambierei per nulla al mondo”. E a chi le chiede se preferisce essere chiamata “il presidente” o “la presidente”, risponde decisa: “Io sono il presidente. Poi, se volete, chiamatemi pure Valentina!”: cuore di mamma e di moglie, cuore rossonero da presidente. V per Valentina, V per Virtus Lanciano.

A cura di Erika Calvani