Era una di quelle sere in cui una lacrima non riusciva a non scendere, anche prima di iniziare.
Dopo 15 anni, 134 presenze e 31 gol, oggi si è chiusa l’avventura di Wesley Sneijder con la maglia della nazionale olandese.
The last match, l’ultimo in Oranje. E l’amichevole contro il Perù è diventata il palcoscenico per la sua uscita di scena da calcio internazionale.
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Nessuno come lui per l’Olanda (van der Sar si era fermato a quota 130), e alla Johan Cruijff Arena l’emozione era palpabile da subito.
L’ingresso in campo è stato accompagnato da musica, applausi, uno striscione per dirgli ‘Grazie’ e tanta commozione. Sua e dei suoi figli, che l’hanno accompagnato in campo.
“E’ una strana sensazione ma piacevole”, aveva confessato in conferenza stampa alla vigilia di questo ultimo atto con l’Olanda.
La sua gara è durata 60 minuti (nel primo tempo è stato l’unico giocatore olandese che ha vinto tutti i duelli) e al momento della sostituzione tutti i compagni sono andati ad abbracciarlo, a stringergli la mano prima dell’uscita dal campo.
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Standing ovation dell’Arena, i suoi applausi a ringraziare il pubblico che lo saluta per l’ultima volta, l’abbraccio a Koeman.
Poi via, seduto in panchina ad asciugare altre lacrime.
L’Olanda saluta un pezzo di storia e lo fa così, #WesleyBedankt. Grazie Wes.
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