Tanta voglia di tornare in Serie A e una nuova casa pronta ad attenderli. Il Frosinone si prepara a vivere al massimo il rush finale di campionato, con vista sulla promozione, e ad entrare (la prossima stagione) nel nuovo stadio. Oltre 16mila posti per i tifosi della squadra di Marino nel nuovo impianto nel quale oggi per la prima volta è entrato anche l’allenatore. “Il presidente aveva capito che l’importante
era dotarsi di un centro sportivo e di un nuovo stadio. Il Matusa non metteva
in condizione i nostri tifosi di vedere la partita in maniera serena. E’ stato
pensato infatti proprio per il comfort dei tifosi”, parola del direttore generale Salvini.
Dovrebbe essere pronto già a maggio, ma sicuramente “la previsione è che il Frosinone giocherà nel nuovo stadio la prossima stagione”, ha confermato Pasquale Marino ai microfoni di Sky, durante la trasmissione L’Originale. In una Frosinone by night non è comunque mancato l’affetto dei tifosi che per le strade della città hanno intonato cosi allo stesso allenatore e ai giocatori presenti.
Nel corso dell’intervista Marino ha ricordato anche un episodio del suo passato che l’ha legato ancora di più a Fabio Quagliarella (quando il giocatore gli ha fatto avere la maglia col numero 100, quello dei suoi gol in Serie A) ed ha parlato del suo modulo e dei consigli di Antonio Conte in merito: “Quel dono di Quagliarella mi ha fatto piacere. Quando l’ho allenato era già un giocatore da nazionale, quindi grandi meriti a chi l’ha allenato prima. Il 3-5-2? Cerchiamo di lavorare e
migliorarci sotto l’aspetto tattico. A Conte ho chiesto qualche consiglio su quello
che faceva alla Juve proprio col 3-5-2″.
Presente anche il bomber, Ciofani, che sta scrivendo un libro. Il titolo ancora non c’è ed è da scrivere anche l’ultimo capitolo: “Perché manca ancora il finale”. Quello che fa rima con Serie A, magari. Per tornare così a San Siro: “Ho vissuto l’esordio a
San Siro con l’Inter da capitano ma in quell’occasione non c’era mio fratello né i miei genitori. Contro
il Milan invece c’era anche mio fratello titolare e i nostri genitori in tribuna. E’ stato un qualcosa che non si può spiegare”.
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