Prima da giocatore, nel 1955, poi da allenatore, per 10
anni. Quella tra la SPAL e Giovan Battista Fabbri è stata una storia d’amore
intensa, lunga, a lieto fine. L’ultima squadra che ha allenato, come un segno
del destino. La squadra che ora gli ha intitolato il centro sportivo, per
rendergli omaggio. Una gigantografia fissata all’ingresso del centro: c’è Giovan
Battista Fabbri sorridente, con il braccio al cielo e la sciarpa della SPAL
chiusa nel pugno. Poi una frase: “Nel calcio
ci vuole armonia, come in un’orchestra”. Una delle sue tante massime. La SPAL,
squadra rivelazione del campionato di Serie B, ha deciso di omaggiare così il
suo vecchio allenatore che con la società emiliana ha vinto un campionato di
Serie C 1 nel 1991. Presenti all’intitolazione del centro sportivo c’erano tra
gli altri Paolo Rossi, Reja e Colomba, personaggi molto legati al mondo della SPAL.
Un occhio alla storia passata, un altro a quella presente e futura, con una serie A che adesso non è più solo un sogno.
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