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La Serie A all’Europeo – L’asse Perisic-Kalinic evita l’Italia, Morata contro tanti (ex) compagni

Riflettori della Serie A messi a fuoco e puntati sulla Francia. Croazia-Spagna con sfondo più azzurro che mai: è questa infatti la partita più “italiana” degli Europei finora. Non solo però, perché Blaszczykowski fa impazzire la Polonia e Khedira trascina la Germania.

UCRAINA-POLONIA 0-1 (Blaszczykowski) – Mamma mia che gol. Blaszczykowski salta un uomo dentro l’area e di sinistro la mette sul palo lontano. Kuba is on fire. Vola la Polonia, e si qualifica agli ottavi di finale. E pensare che il giocatore della Fiorentina non era entrato nemmeno da dieci minuti. Già, perché titolare era partito Zielinski, ma non era proprio lo stesso giocatore che ha conquistato tutti con la maglia dell’Empoli nell’ultima stagione. Meglio Cionek, che al debutto non molla mai un centimetro nello scontro con Konoplyanka. Muro bianco (o granata, se preferite) Kamil Glik. Nulla di nuovo, stavolta: di testa sono tutte sue, e per la Polonia ora ci sono gli ottavi.

IRLANDA DEL NORD-GERMANIA 0-1 (Gomez) – A 700 chilometri di distanza c’è lo juventino Khedira, che al Velodrome di Marsiglia festeggia il primo posto nel girone con la vittoria sull’Irlanda del Nord. Altra buona partita per Sami, sempre al centro dell’azione a smistare palloni a destra e sinistra. Costruisce la solita diga con Kroos, e da quelle parti non si passa.

CROAZIA-SPAGNA 2-1 (Morata, Kalinic, Perisic) – Un gol che più facile non si può. Fatto sta che Morata è capocannoniere di questo Europeo insieme a Bale con 3 gol. Proprio il giorno in cui lo riscatta il Real. Alvaro chiama e Perisic risponde: assist e gol. L’asse targato Serie A funziona alla grande, cross del nerazzurro e gol di Kalinic. Prima. Poi palla dell’attaccante per Perisic che infila De Gea e ci “regala” la Spagna agli ottavi. A sinistra non c’era Strinic e gioca Vrsaljko (perché togliere una colonna come Srna sull’altra fascia è una cosa impensabile): suo il fallo per il rigore poi sbagliato da Sergio Ramos. Badelj parte male e cresce, cresce e cresce. Una colonna lì in mezzo. Lo era con Modric e Brozovic e lo è con Pjaca e Rog. Cambia poco, la sostanza è sempre quella: giocatore fondamentale per dare equilibrio.

Francesco Guerrieri (@francguer1)

Redazione

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