Bomber con la valigia pronta. E’ il caso di Eder, pronto a lasciare la squadra con la quale è diventato grande. Sì perché l’attaccante alla Sampdoria si è definitivamente imposto nel massimo campionato, ha eliminato quei numeri che lo vedevano decisivo solo in Serie B. I 47 gol totali tra Frosinone ed Empoli parlano chiaro. Eder arriva a Genova nel gennaio 2012, dopo 6 mesi non proprio irresistibili con il Cesena. In quella seconda parte di stagione diventa determinante per i bucerchiati, più per le prestazioni che i gol, e torna in A con loro.
In estate la Samp lo blinda ed Eder diventa protagonista. Dimostra di essere pronto, diventa un idolo di Marassi e segna anche con discreta regolarità: 7 gol il primo anno, 12 il secondo e 9 il terzo. Numeri importanti, non da top player ma sempre da buon attaccante. Non lasciano indifferente Conte, che lo convoca sfruttando le sue origini italiane. Ed Eder sfrutta l’occasione, andando subito a segno al debutto contro la Bulgaria. Da quel momento non esce più dalle convocazioni dell’ex Juventus. Un riconoscimento che trasforma i suoi numeri in zona gol in quelli di un top player.
Da agosto a oggi infatti ne ha segnati 12, in poco più di un girone ha già eguagliato il suo record in A. Medie da capocannoniere, se non ci fosse il marziano Higuain. Così a gennaio scoppia l’Eder-mania, Leicester e Inter se lo contendono. Ferrero prova a tenere duro ma ormai il giocatore sembra tentato. Fosse per lui sarebbe già a Milano, ma il club di Thoir deve prima superare la concorrenza inglese. Serie A o Premier comunque a questo classe ’86 di Santa Catarina cambia poco: Eder vuole solo continuare a segnare per incantare anche in Francia a giugno per gli Europei.
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