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La Roma spreca, Cristiano mai: Real Madrid ai quarti di Champions, il racconto dal Bernabeu

Ci vogliono le pa… il carattere. E pure un pizzico di fortuna certo, perché quella serve sempre, soprattutto nel calcio. Ma gli attributi non devono mai mancare, figuriamoci in Champions e con uno 0-2 a sfavore. La Roma del Bernabeu non ne ha avuti abbastanza, lo si legge negli occhi di uno Spalletti mica tanto soddisfatto: allenatore giallorosso sempre lì a sbracciarsi. Rammaricato perché sarebbe potuta finire diversamente, è lo stesso madridista a pensarla così. E’ venuta leggermente meno quella personalità di prendersi un’eliminatoria bella che compromessa e ribaltarla davanti a 80 mila in blanco che urlano “Hala” senza troppo pudore. D’altronde, a casa loro fanno un po’ ciò che vogliono. Dzeko – che in Europa l’ha comunque già messa dentro in carriera – troppo troppo indolente. Salah una freccia imprendibile per chiunque ma mai concreto al punto giusto: l’opportunità fallita ad inizio secondo tempo grida vendetta. Pjanic dov’era? Di una mollezza imbarazzante: sostituito dopo ’45. Un peccato, tremendo peccato. Rimorso ancora più grande perché Perotti era in serata, come ultimamente gli capita: veloce, imprevedibile, pungente. Op-op, difensori del Real che andavano via lisci come birilli, almeno nel primo tempo è stato sempre così. E dai e dai ma niente. Florenzi e Manolas pure sfortunati, fermati solo da un Keylor Navas versione Superman. Portierone del Real che dopo il clean scheet di stasera diventa il secondo con la miglior striscia senza subire gol in Champions, superato Van der Saar, davanti solo Lehmann. Dopo tanto agitarsi – e sempre fuori dall’area tecnica – alla fine gioisce, Zizou Zidane. E si congratula con i suoi super (oggi non proprio, hanno fatto il loro compitino) campioni. La decide? Lo stesso dell’andata: Cristiano Ronaldo, ovvio. Doppio passo dell’altro Luca(s) che tanto piace ai madridisti – ossia Vazquez, il preferito del Bernabeu è Luka Modric – e palla dentro per quell’affamato di un Cristiano. Imparagonabile. E Bernabeu che ulula ‘uhhhhh’. Roma che diventa la medicina perfetta anche per James Rodriguez che trova gol e ritrova il sorriso perduto. “Finalmente” avrà pensato Zizou, anche perché il colombiano non aveva mica iniziato tanto bene. Partita chiusa, Curva Sur degli ultras del Real che canta: “Roma, sei venuta fin qui per vedere ‘ganar’ al Madrid”. Vincere, il Real. Ora ai quarti di finale, con la fame (di Cristiano) per arrivare all’Undicesima. Ma con la solidità del terzo in classifica in Liga. 

Matteo Moretto

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