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La Roma ritrova il suo piccolo tifoso: Bentornato a casa ‘Pelle’

È un emozione grande, sono cresciuto qui e tornare a Trigoria da giocatore è il sogno di ogni bambino” queste le prime parole di Lorenzo Pellegrini da giocatore della Roma. Quel bambino che a soli otto anni ha varcato per la prima volta i cancelli del centro sportivo giallorosso. Fino all’anno precedente invece, quei giocatori li aveva potuti vedere solo dagli spalti, ad una pista d’atletica di distanza. Era il 2001 e il piccolo Lorenzo insieme a papà Tonino, non si perse neanche una partita di quella stagione.

Arriva a Trigoria nel 2006 e percorre tutta la trafila nel settore giovanile. A stretto contatto con i giocatori che prima vedeva solo in televisione o la domenica allo stadio. Il modello da seguire è De Rossi, centrocampista ma soprattutto da sempre tifoso della Roma : “Ho sempre visto Daniele come un punto di riferimento, non mi ispiro a lui a livello calcistico ma a livello di persona”. Centrocampisti dal passato comune, ma con caratteristiche completamente diverse. Entrambi hanno iniziato da attaccanti ed entrambi hanno continuato a vedere la porta con continuità anche giocando a centrocampo. Per Lorenzo era la posizione più naturale: 1,86 centimetri d’altezza: “Da piccolo ero il più alto di tutti”, predestinato. Esultanza come l’aereoplanino Montella, il primo che ai tempi dei Giovanissimi cominciò a farlo giocare qualche metro più indietro.

Eleganza, passaggi chiave, dribbling, gioco spalle alla porta e piede ambidestro. Un centrocampista atipico che non fa della velocità la caratteristica principale. Nella sua ultima stagione 34 presenze e nove gol, il più spettacolare di rovesciata durante l’Europeo con la Nazionale Under 21, a concludere un anno pieno di soddisfazioni personali. Ha segnato di testa, di destro, di sinistro, da dentro e fuori l’area, come lui solo: Dzeko, Kalinic, Icardi e Muriel, attaccanti di professione.

Di Francesco lo ha voluto fortemente nel suo ritorno a Roma. Nonostante un centrocampo già pieno di risorse: De Rossi, Strootman, Nainggolan e l’ultimo arrivato Gonallons. Voluto perché nessuno aveva le caratteristiche tecniche e fisiche del giovane classe ‘96. E nessuno più di Pellegrini riesce ad incarnare come Di Francesco, quella voglia di tornare a Roma. Una rivincita, anche, ma soprattutto la voglia di ascoltare quella voce del bambino: “Oggi sono tornato a casa”. Un contratto fino al 2022, ma Lorenzo è arrivato per restare. Di nuovo con la maglia giallorossa addosso come quel bambino che il 17 giugno del 2001 esultò per l’ultimo scudetto della Roma. Si è realizzato il sogno: “Bentornato a casa Pelle”.

Foto: @OfficialASRoma

Riccardo Setth

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