Uno dei più forti calciatori di sempre e immagine del calcio italiano all’estero. Parliamo di Andrea Pirlo, centrocampista di New York City Fc e leggenda azzurra di questo sport. Impegnato con una nuova stagione in MLS (cominciata con una sconfitta contro Orlando) Pirlo si è raccontato direttamente dagli States ai microfoni dell’Equipe, ripercorrendo la sua strepitosa carriera, partendo dalla semifinale mondiale di Dortmund contro la Germania: “I minuti tra i gol di Grosso e quelli di Del Piero sono stati i più belli della mia carriera. E’stato indescrivibile visto che abbiamo battuto la Germania a casa sua, quando non aveva mai perso. E poi la finale, vedere la Coppa del Mondo e pensare che lì ad un passo è stato grandioso. Ricordo la notte prima della finale di Berlino, passata a giocare alla Playstation con Alessandro Nesta, era mio compagno al Milan e lo facevamo spesso. Andrea Pirlo è riuscito a vincere tutto il Milan ma ha passato anche una notte tragica ad Istanbul: “Quella è stata la peggiore della mia carriera. Ho pianto sul campo, poi tornato nello spogliatoio è stato anche peggio perché c’era un’atmosfera così surreale che non riuscivo nemmeno più a piangere. Perdere una finale di Champions quando vinci 3-0 alla fine del primo tempo è davvero brutto, non lo augurerei a nessuno”. Nonostante quella notte, la sua carriera è stata impressionante, come testimonia anche un aneddoto che lo stesso Pirlo racconta, a proposito degli anni in rossonero:”Con il Milan abbiamo giocato un match amichevole al Camp Nou e dopo il match Guardiola mi ha fatto chiamare nel suo ufficio, dentro lo stadio. Voleva sapere se mi sarebbe piaciuto venire a giocare al Barcelllona. E’ stato bello che me lo abbia chiesto di persona dentro il suo ufficio, ma il Milan non mi avrebbe mai permesso di andare via all’epoca”. E infine su Verratti, quasi per un passaggio di consegne:”E‘davvero un grande calciatore e sarà il futuro del calcio italiano ed europeo per i prossimi vent’anni. Lui gioca più o meno nella mia posizione, ma siamo molto differenti per tipo di gioco. Lui gioca di più sui passaggi e corti e dribbla molto di più rispetto a me. E’ il miglior calciatore di oggi e lo sarà domani. A fine partita dopo il match dell’andata con il Barcellona, gli ho mandato un msg per fargli i complimenti e lui mi ha detto che il mio messaggio era quello che gli aveva fatto più piacere. Poi io gli ho risposto che adesso è diventato il numero uno, perché io sto per concludere la mia carriera…”
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