Categories: Interviste e Storie

La nuova vita nerazzurra di Perisic: dal quasi addio al gol con la Fiorentina. Con il rinnovo sempre più vicino

Prendete una foto di gruppo: la squadra, lo staff, i buoni propositi per la stagione che sta per iniziare. Facce sorridenti, clima disteso e sullo sfondo il panorama di Brunico, sede del ritiro estivo dell’Inter. Ridono tutti: dal capitano Mauro Icardi in prima fila passando per il resto della rosa. Un po’ più in là, in disparte, c’è Ivan Perisic. Faccia buia, braccia conserte. Un corpo estraneo a tutto il resto. Lontano dal gruppo, ad un passo dall’addio ai nerazzurri. Almeno così si sentiva il croato appena un mese fa, quando venne scattata la foto di squadra che ritraeva tutta la rosa nerazzurra. “Va via o rimane?”, domanda ricorrente. Il Manchester United faceva sul serio, era arrivato ad offrire una cifra vicina ai 40 milioni per portarlo alla corte di Mourinho. E alla fine? Non se ne è fatto niente, almeno per il momento. I Red Devils sembrano solo un lontano ricordo, ora per Perisic c’è solo l’Inter. Questione di scelte, di bivi. Trenta giorni per cambiare la sua storia. Basta avvolgere il nastro del tempo ed arrivare a ieri sera. Tuffo sul secondo palo, Sportiello battuto e rete del 3-0 che ha spianato la strada della vittoria all’Inter sulla Fiorentina.

Ancora l’Inter

Un gol che sa di tacito accordo, ormai solo da formalizzare. Perché la storia di Perisic con l’Inter è destinata a prolungarsi ancora. Merito soprattutto di Spalletti, che lo ha voluto fortemente e che ora se lo coccola: “Mi opporrò con forza alla sua cessione”. Parole chiare, pronunciate quando il futuro del croato sembrava ormai lontano dall’Inter. L’ex allenatore della Roma lo ha voluto al centro dei suoi piani, lo ha fatto sentire importante. Lo ha convinto a sposare ancora il progetto Inter. E ora è pronto un contratto da oltre 5 milioni che lo renderà, insieme ad Icardi, il giocatore più pagato della rosa nerazzurra. Scelta logica in relazione al potenziale di un giocatore che cresce anno dopo anno. Quella passata è stata probabilmente la sua migliore annata, almeno a livello realizzativo, se si esclude la parentesi da seconda punta al Club Brugge, nella stagione 2010/11. Scoperto in Belgio, esploso in Germania, voluto fortemente da Mancini in Italia. Ci ha messo poco Perisic per presentarsi alla Serie A. Giocatore completo: esterno, trequartista e all’occorrenza anche seconda punta. Sa fare tutto. Spalletti lo sa bene ed è pronto a ritagliarli un ruolo da protagonista.

Come può giocare con Spalletti?

Premessa: Perisic è l’esterno ideale per il neo allenatore nerazzurro. I motivi? La propensione a ricoprire l’intera fascia e la capacità di tagliare in profondità alle spalle della prima punta. Movimento che il croato ha dimostrato di saper padroneggiare alla perfezione nel corso degli anni. Lui da una parte, Candreva dall’altra: l’Inter corre forte e Icardi se la gode. Perché Perisic oltre ad essere un centrocampista dal gol facile è un assist-man di prim’ordine. Con la pennellata mancina che ieri ha propiziato la seconda rete del centravanti argentino è arrivato a quota 15 passaggi vincenti in Serie A. Numeri importanti, che giustificano la valutazione di 50 milioni che ne ha fatto l’Inter in estate. La domanda allora sorge spontanea: e se fosse ancora più continuo? La risposta può darla solo Spalletti, che dopo averlo convinto a rimanere proverà a renderlo uno degli migliori esterni in giro per l’Europa. Perisic è avvertito, ora dovrà rispondere sul campo. E l’inizio è stato dei più promettenti…

Giacomo Chiuchiolo

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