Alla fine, amici come prima. Anzi, più di prima: il Napoli e Kalidou Koulibaly proseguiranno fianco a fianco fino al 2021 una storia a cui ora, con qualche piccola goccia d’inchiostro su un’intricata questione-rinnovo, è stato regalato anche il lieto fine, di fronte a due parti apparentemente mai tanto vicine a separarsi nella scorsa sessione di mercato. La fiducia come concetto chiave, dall’inizio sino al presente della gestione Sarri: con l’arrivo a Napoli dell’ex allenatore dell’Empoli, pronto a puntare subito sul difensore senegalese, Koulibaly è infatti diventato, semplicemente, uno dei migliori interpreti nel ruolo del nostro campionato, lasciando alle spalle l’ormai lontano ricordo di chi, nelle prime apparizioni dalle parti del San Paolo, aveva nutrito qualche dubbio di troppo sulle sue capacità. Da gigante buono a Wall o K2 (soprannomi ormai da tempo attribuitigli) sempre più difficile da abbattere o scalare, inevitabilmente finito nel vortice di un mercato che, soprattutto dalle parti della Premier, ha provato a strapparlo a De Laurentiis: Everton e soprattutto Chelsea in primis, con Antonio Conte sicuro nel voler puntare sull’ex Genk come profilo ideale per ricostruire la sua difesa. Insistenza? Parecchia, per altrettanta tenacia di chi mai avrebbe voluto privarsi di parte della spina dorsale del gruppo azzurro. Tentativi e offerte importanti (arrivate fino a circa 50 milioni di euro) destinate a far leva su un rinnovo che, tra contatti e summit, continuava a non arrivare: ma la risposta ad Abramovich di De Laurentiis, già costretto a vedersi privato di Higuain, è stata sempre la stessa. “No” continui ed una promessa a se stesso e ai tifosi: “Kalidou festeggerà i prossimi tre compleanni con la maglia del Napoli addosso”. A conti fatti ora, forse, almeno un paio in più… Quell’impressione di poter andar via per poter crescere ancora all’estero, espressa a fine stagione, non si è infatti rivelata altro che un lungo equivoco cancellato pochi mesi dopo. E quel momentaneo braccio di ferro con De Laurentiis, cominciato proprio al termine della scorsa stagione, oggi si è trasformato nella più importante stretta di mano: fugace all’apparenza, lunga 5 anni nella sostanza, per un prolungamento che porterà Koulibaly a restare uno dei punti fermi del suo Napoli. E allora amici, sì, più di prima. Perchè anche (se non soprattutto) nell’amicizia, la fiducia, sempre lei, conta più di ogni altra cosa. Un po’ come per Koulibaly e Sarri: un rapporto schietto, diretto, sincero sin da subito, capace di trasformare una roccia qualsiasi in un K2 dal valore tremendamente aumentato. “Ringrazio tutti per la fiducia in me ogni giorno“, Instagram docet: poche parole, dopo una lunga estate di mercato e punti di domanda, per tornare subito alle questioni di campo. Quelle che, alla fine, contano di più.
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