69 vittorie e 85 partite, l’invidiabile marcia al Bayern Monaco di Pep Guardiola. Lo spagnolo ha in tre anni cambiato faccia al club bavarese, portato innovazioni e permesso a molti giocatori di migliorare sotto il profilo tecnico e tattico. Da oggi, avvento del girone di ritorno di Bundesliga, gli ultimi mesi per cantare la sua filosofia, a caccia di quella Champions League che spazzerebbe via quasi tutti gli scettici sulla sua gestione. Pronto a imbandire una tavola ricca per Carlo Ancelotti.
Sul groppone il peso del triplete che Jupp Heynckes gli ha lasciato in eredità tre anni fa, a cui Pep, per ora, si è solo avvicinato. Ma niente paura, perchè, come direbbe Rummenigge “abbiamo conquistato tre titoli in stagione una volta in più di cento anni, non vedo perchè dovremmo sentirci obbligati a ripeterci dopo appena tre”. E allora pronti, si riparte da Amburgo e dal Volksparkstadion.
Sarà proprio il Bayern a dare il via al Rückrunde di Bundesliga. Per Guardiola, un record particolare a cui ambire. Dal giorno dell’annuncio dello spagnolo come allenatore dei bavaresi (era il 16 gennaio del 2013, ndr), infatti, Heynckes riuscì a vincere 25 delle ultime 27 partite disputate, fermato solo dal Borussia Dortmund, 1-1 in campionato, e dall’Arsenal, in quella Champions League in cui avrebbe poi trionfato. A Pep la responsabilità di migliorare, a cominciare proprio dalla trasferta di Amburgo e dalla Juventus, prossima avversaria europea.
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