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#BradleysFight: tra il tifo per il Sunderland, un cancro da sconfiggere a 5 anni e il bel gesto dell’Everton

Lo vedi spuntare all’improvviso dal tunnel dello “Stadium of Light”, scendendo in campo (chissà l’emozione, da tifoso Sunderland!) per mano a Jermaine Defoe, e ti rendi conto che no, non può essere come gli altri. Le misure, almeno in questa occasione, vanno lette al contrario: Bradley Lowery, piccolo nel mondo dei grandi, è già diventato un gigante in un universo di semplici umani. 5 anni e una nuova sfida alle porte: niente a che vedere con un futuro pensiero al primo giorno di scuola, tra tante novità e nuovi amici, ma un’avventura ben più complicata. Con un neuroblastoma da abbattere, come in una battaglia tra soldatini qualsiasi, da vincere alla lunga e a tutti i costi.
https://twitter.com/SunderlandAFC/status/775408645286789120

Nel gennaio del 2013 la terribile diagnosi, da più di 3 anni a questa parte la lotta per tentare di spegnere definitivamente il cancro: radicatosi nella zona surrenale sinistra, diffusosi in tutto il corpo e combattuto tra interventi chirurgici e continue chemioterapie, il male ha portato Bradley ora a vivere la fase di remissione post cure. Una vita ancora a rischio e la necessità di affrontare nuovi trattamenti a breve negli USA, di fronte ai quali Bradley non molla: per aiutare la sua famiglia, è stato lanciato ormai da tempo un hashtag su Twitter (#JustOnePound) che invita chiunque, con un semplice SMS, a donare una cifra simbolica per portare Bradley alla speranza di una definitiva guarigione.

Sito internet aperto (sul quale è possibile effettuare donazioni), così come gli account social tra Twitter, Facebook ed Instagram (@BradleysFight), alla ricerca di 700mila pound per poter permettere alla famiglia Lowery di rivedere il piccolo Bradley condurre una vita come qualsiasi altro bambino. Appello lanciato e accolto da tante persone, capaci di unirsi e di arrivare a 250mila pound raccolti, per una cifra sensibilmente aumentata grazie al bel gesto dell’Everton di ieri, proprio in occasione del match contro il Sunderland in cui, oltre a Lukaku, il protagonista principale è stato proprio Bradley. 200mila pound donati per le cure del piccolo e gli abbracci di tutti, tra calciatori e una mascotte dei Black Cats particolarmente affettuosa: prima di tornare, ancora, ad affrontare nuove battaglie. Sempre e costantemente con il calcio in testa: tra il tifo per il Sunderland, tante nuove maglie da collezionare e un sogno da cullare. Scendere in campo sì, ma per giocare: con il pallone tra i piedi, per divertirsi, finalmente. Con alle spalle la vittoria nella partita più difficile ed importante di sempre.

Simone Nobilini

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