Protagonista di un grande inizio di stagione con il Tottenham in Premier League, Dejan Kulusevski sta vivendo un momento d’oro. Non più esterno o ala ma reinventato mezzala destra dall’allenatore australiano Ange Postecoglou nel centrocampo a tre, l’ex giocatore di Parma, Atalanta e Juventus sta spostando gli equilibri nel miglior campionato del mondo. Dove Kulusevski è migliorato nei numeri, nella presenza costante nell’arco dei 90 minuti e anche in fase difensiva. Soprattutto quando c’è da spaccare le linee con un’imbucata, come per il pallonetto di Dominic Solanke due giorni fa.
Il nazionale svedese ha rilasciato queste dichiarazioni ai microfoni di gianlucadimarzio.com dopo il 4-1 rifilato all’Aston Villa del Dibu Martinez, Ollie Watkins e Pau Torres. “Era molto importante vincere. Quando andiamo sotto non è mai facile ma l’importante è fare il primo gol e dopo di solito ne facciamo tre, quattro“.
Kulu di strada ne ha fatta negli ultimi mesi. Migliorato tatticamente e tecnicamente ma è sopratutto nella testa che gli è scattato qualcosa. “Mia figlia mi ha cambiato la vita.” – racconta lo svedese – “Voglio sempre migliorare, non voglio fermarmi qui. Far bene non mi basta, io voglio far molto bene. Ho cambiato un pò la mia mentalità e adesso lavoro più duro. L’obiettivo è quello di diventare uno dei più forti al mondo. Lavoro tutti i giorni per quello“.
Il centrocampista svedese ammette che l’anno scorso si accontentava del compitino, mentre quest’anno vuole lasciare il segno a ogni partita. Con un gol, un assist o una giocata importante. “Voglio diventare un giocatore speciale. E io per riuscirci sto lavorando più di tutti gli altri. Poi il Tottenham ha tantissima qualità, abbiamo una grande squadra e l’unica cosa che ci manca è dimostrarlo tutti i giorni. Dobbiamo imparare a farlo per andare sempre più alto. Ma siamo consapevoli che quando giochiamo bene possiamo far male a chiunque. Questo lo abbiamo dimostrato anche contro il City (2-1 in Carabao Cup con assist di Kulusevski per Werner ndr). Per noi gli alti sono veramente alti ma ci sono alcuni aspetti da migliorare“.
A soli due punti dalla zona Champions, il Tottenham fino ad oggi è stato un “giant-killer” come dimostrano le vittorie su Manchester City, Manchester United e Aston Villa. Ma è spesso contro le piccole che fa fatica. E alla prossima c’è la neopromossa e trappola Ipswich Town, terzultima in campionato e a secco di vittorie dopo 10 turni. “Io parlo di partite come queste così come quelle in trasferta, è lì che dobbiamo migliorare perché in casa possiamo battere chiunque. Bisogna lavorare tutti i giorni e mai accontentarsi solo perché abbiamo battuto Aston Villa e Manchester City“, racconta l’ex Juventus.
Se la stagione dovesse finire oggi, Kulusevski sarebbe uno dei grandi favoriti per il premio di Premier League Player of the Season. “Manca ancora tantissimo tempo, ma sento che il meglio deve ancora venire. Non ho ancora toccato l’alto, ho ancora tanta strada da fare per migliorare. Sono convinto di poter fare ancora meglio di quello che ho fatto vedere finora. Voglio migliorare in tutto e sto lavorando per essere ancora più devastante e per fare la differenza in tutte le partite. Quelle facili, quelle difficili, in casa e trasferta. Sempre.”
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