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Kozak, una nuova vita con il Bari: “Qui per rilanciarmi, in campo entro fine settembre”

Nelle ultime tre stagioni ha realizzato 5 reti in 10 partite con l’Aston Villa: numeri che sanno di atleta ai margini del calcio che conta, vittima della sfortuna e degli errori di qualcuno. A 28 anni, Libor Kozak vuole dimostrare di poter ancora dire la sua e per farlo ha scelto Bari: una trattativa nata negli ultimi giorni di mercato e sviluppata in poche ore, fino al “sì”. Per sposare la causa della formazione allenata da Fabio Grosso, Kozak ha accettato uno stipendio di gran lunga inferiore a buona parte dei suoi compagni, con un chiaro intento: rilanciarsi e riconquistare quella fiducia persa per strada.

Maglia numero 9 sulle spalle, oggi l’attaccante ceco si è presentato alla sua nuova piazza, dopo aver assistito da spettatore al ko per 3-2 rimediato dai suoi compagni domenica al “Castellani” di Empoli: “Non sono a Bari per chiudere la carriera, ma per ripartire” il suo chiaro messaggio. “Purtroppo negli ultimi anni ho giocato pochissimo, ora ho bisogno di ripartire da una piazza che mi dia fiducia. Ora sto bene, anche se ho bisogno di ritrovare il ritmo partita allenandomi con i compagni. Voglio dare il mio contributo”. Per tornare il calciatore che nell’edizione 2012/2013 vinse la classifica cannonieri dell’Europa League con 8 reti.

Contributo che si aggiungerà a quello di Nenè, Floro Flores, Brienza, Cissè, Galano e Improta: nomi di grido per la categoria. “Ho visto la squadra e c’è tanta fame, dobbiamo dare il massimo ogni partita perché il campionato è lungo. Non mi sono posto obiettivi sul numero di gol, voglio fare il massimo partita dopo partita”. Il suo travaglio ha avuto il via nel 2014, con rottura di tibia e perone e conseguente intervento chirurgico sbagliato: di lì, frattura della caviglia e tris di interventi. Rimettersi in gioco è la parola d’ordine del centravanti ex Lazio, passato in B dal Brescia nella stagione 2009/2010.

“Il mio travaglio? È iniziato tutto con la rottura di tibia e perone. Poi ho avuto qualche ricaduta, poi un’abrasione alla caviglia. Ora non ci penso più e guardo avanti. La scelta dell’Aston Villa? Sono sicuro fosse giusta, volevo provare il calcio inglese e trovare altre motivazioni. Obiettivi? Tornare presto in campo e fare tanti gol. E la categoria non mi importa, in serie B poi ho già ottenuto una promozione con la maglia del Brescia”. La squadra, però, viene prima di tutto nel vocabolario calcistico di Libor: “Ora ho bisogno di ripartire da una piazza che mi dia fiducia. Il mio obiettivo è stare bene e fare gol vuol dire che sto bene, a patto che servano per far andare avanti la squadra”. Con una data nel mirino: “Credo di poter tornare in campo entro la fine di settembre”. Per una freccia in più nell’arco biancorosso.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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