Categories: Interviste e Storie

Kopunek, dal gol all’Italia all’Eccellenza: firma a Bisceglie

Kamil Kopunek. Questo nome non è nuovo. Parte la ricerca su “Google”. C’è la Slovacchia tra i risultati correlati. Ecco un video. Minuto 89, spiega il cronometro in alto a sinistra: un uomo in maglia bianca che sfreccia in una selva di maglie azzurre e segna. Ma quelli siamo noi. Quella è l’Italia dei Mondiali 2010. Quella è Italia-Slovacchia 2-3. Quello è il gol che sbatte gli Azzurri fuori dalla Coppa del Mondo in Sudafrica, quello del temporaneo 3-1 rifilato a Marchetti dopo una rimessa laterale al minuto 89. Fuori così, senza gloria. Al primo turno. In un girone sulla carta semplice, completato da Paraguay e Nuova Zelanda. Così, in quell’estate di otto anni fa, Kopunek iniziò a far rima con “incubo” per i tifosi azzurri. Pochi mesi dopo quel gol, Kamil firmò con il Bari: un anno e mezzo per 18 presenze in biancorosso tra A e B, senza lasciare il segno. Oggi Kopunek ha 34 anni e riparte dall’Italia. Ha firmato con l’Unione Calcio Bisceglie, club impegnato nel campionato di Eccellenza pugliese. E si tratta proprio di “quel” Kopunek, il centrocampista che aveva eliminato l’Italia.

Per il giramondo Kamil si tratta di un ritorno nel calcio italiano maturato dopo circa tre settimane di prova. La valigia in mano non è mai stata un problema per il centrocampista nato a Trnava nel maggio 1984 e cresciuto per nove anni nello Spartak Trnava, club con il quale ha anche esordito in Europa League. Dopo i Mondiali e il Bari, la carriera gli ha riservato le maglie di Slovan Bratislava in Slovacchia, Baku in Azerbaigian, Haladas in Ungheria, Zbrojovska Brno in Repubblica Ceca, Tatabanya e Törökbálinti TC in Ungheria, prima di tornare in patria con il Poprad. Quattro campionati diversi prima di ritrovare la Puglia che gli aveva dato la ribalta del calcio che conta, accettando l’offerta della famiglia Pedone. La data del possibile esordio è vicina: “Sarò già a disposizione domenica per la gara contro la Fortis Altamura”. Quel gol a Marchetti, intanto, fa parte dell’album dei ricordi. Quello che i tifosi dell’Unione torneranno a sfogliare per conoscere ancora meglio la loro nuova stella.

Luca Guerra

Nato un anno prima della caduta del Muro di Berlino, mi piace rompere gli schemi dell'informazione. Laureato in Scienze della Comunicazione, giornalista pubblicista, scrivo quando e in ogni modo possibile: il sedile di un treno o il banco di un fast-food sono ottime scrivanie alternative. Il giornalismo la passione di una vita, il calcio come stella polare di questa passione.

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