Interviste e Storie

Konchesky: “Salah nella stessa categoria di Gerrard. L’ascesa di Scaloni? È uno choc”

Paul Konchesky (Imago)

L’ex difensore inglese si è raccontato in un’intervista ai nostri microfoni

Paul Konchesky, ex terzino di Liverpool e West Ham, ha parlato ai microfoni di gianlucadimarzio.com prima della sfida di domani – domenica 13 aprile – tra le sue ex squadre.

Da Mo Salah – fresco di rinnovo fino al 2027 – agli ex compagni Steven Gerrard e Lionel Scaloni e la finale di FA Cup del 2006, tanti i temi toccati.

Sulla finale di FA Cup del 2006, che il suo West Ham perse ai rigori contro il Liverpool dopo il 3-3 dopo i tempi supplementari: “Orgoglio o rimpianto? Direi orgoglio! Quel giorno affrontammo una squadra storica come il Liverpool che ha vinto una valanga di trofei. Però è vero che stavamo vincendo 3-2 e il loro pareggio nacque da un nostro errore.

Credo che se la palla non fosse finita sui piedi di Gerrard loro mai avrebbero segnato. Senza mancare di rispetto a qualcuno, ma Steven è stato uno dei più grandi centrocampisti della sua epoca e il resto è storia. Solo lui poteva colpire la palla in quel modo”.

Paul Konchesky

Le parole di Konchesky

Autore di 32 gol e 22 assist in tutte le competizioni in questa stagione, Salah è nella stessa categoria di Stevie G? “Sì, Mo è fantastico! Dopo tutto quello che ha fatto per il club, i gol segnati (e parliamo di reti pesanti), vincendo partite da solo e tutti quei trofei… è indubbiamente lassù con Gerrard. Senza di lui il Liverpool non avrebbe vinto quello che ha vinto. Ai tempi di Gerrard il Liverpool andava forte grazie a lui e Salah ha avuto lo stesso effetto sui Reds. Magari non sarà un ‘boss’ come Gerrard perché non è tipico del suo carattere, ma lui è un leader tecnico, parla con i piedi e per fermarlo bisognerebbe picchiarlo (ride, ndr). Scherzi a parte, lo devi costringere ad andare sul piede debole, quello destro. Oppure raddoppiarlo con l’aiuto di un centrocampista”.

Infine, una battuta sull’ex compagno ai tempi degli Hammers Lionel Scaloni, che sulla panchina dell’Argentina ha vinto un Mondiale e due coppe America. “Se me l’aspettavo? No, quello che ha fatto è incredibile! Allora Lionel non parlava bene l’inglese e noi nello spogliatoio non abbiamo mai affrontato l’argomento del voler diventare allenatore. Giù il capello per quello che è riuscito a fare. È davvero uno choc in positivo.”

A cura di Alessandro Schiavone

Redazione

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