Che nostalgia, ricordi, tradizione e ambizione siano. Uscito naturalmente questo Borussia Dortmund-Liverpool, come la più attesa delle ‘finali anticipate’ appena ai quarti di Europa League. Ciò che tutti avrebbero voluto, forse meno Jürgen Klopp e Thomas Tuchel. Dopo Tottenham e Manchester United, ecco un altro ostacolo per entrambe. Affascinante, ma pur sempre ostacolo. Ingredienti per un piatto stellato, in una cucina che sta stretta a due dei club più storici d’Europa.
La copertina la prende ovviamente lui, il Mago di Stoccarda. Klopp torna nella sua Dortmund, dopo sette stagioni da assoluto cardiopalmo: dall’antagonismo spietato al dominio-Bayern alla finale di Champions League, fino a un’ultima stagione – quella passata – di rincorsa e sudore. Questa Europa League, dopotutto, è anche figlia sua. Il BVB è partito da lontanissimo, accompagnato dal figlioccio di Jürgen, Thomas Tuchel, che ne ha ridefinito spigoli e qualità, ridando forma alle ceneri.
Chi di tradizione ferisce, di tradizione potrebbe perire. Due partite, in due teatri del calcio che faranno da cornice a uno spettacolo senza prezzo. LFC e BVB, in comune non solo il Klopp di turno, ma anche quel You’ll Never Walk Alone che accende i cuori reds e gialloneri prima di ogni partita. Slogan che si concretizza in una filosofia di solo amore, di passione smisurata. Tutto viene per un motivo, alla fine. Anche ai quarti di finale di Europa League.
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