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Jürgen Klopp ricorda Diogo Jota: “È stato come perdere un membro della famiglia”

Jürgen Klopp (IMAGO)

Jürgen Klopp ha voluto ricordare il compianto Diogo Jota durante un episodio del podcast “The Diary of a CEO”

A oltre 3 mesi dalla sua scomparsa, Jürgen Klopp ha voluto ricordare Diogo Jota e l’emozioni che ha provato quando è venuto a conoscenza della notizia.

L’ex allenatore del Liverpool, ora coordinatore delle attività calcistiche del gruppo Red Bull, ha rilasciato una lunga intervista al podcast “The diary of a CEO”.

Sul calciatore portoghese, venuto a mancare il 3 luglio, Klopp ha ammesso: “Quando è morto è stato come perdere un membro della famiglia. Non riuscivo a crederci, non era possibile”.

Il manager tedesco ha poi continuato ammettendo: “Ricordo esattamente quanto tempo sono rimasto seduto senza parlare. Diogo Jota era speciale, non siamo mai preparati per queste cose”.

Il ricordo di Klopp di Jota e i suoi compagni

Diogo Jota si era sposato da pochi giorni. Klopp ricorda: “Avevo visto le foto del matrimonio, c’erano tutti i ragazzi. Non posso immaginare lo spogliatoio senza di lui. Era legatissimo a Milner e Tsimikas. Per loro due è stato impossibile gestire la scomparsa di Diogo”.

Sempre sull’attaccante portoghese, spiega l’ex allenatore: “Nessuno al Liverpool userà mai quella tragedia come una scusa”.

Diogo Jota (IMAGO)

Il retroscena sul Manchester United

Durante l’intervista Klopp ha poi rivelato di essere stato contattato nel 2013 dal Manchester United. L’allenatore, al tempo sulla panchina del Borussia Dortmund, spiega: “Non avrei mai lasciato il Dortmund in quel momento, era quello sbagliato”.

Non solo una questione di tempismo, sottolinea: “Le persone con cui ho parlato mi hanno raccontato cose che non mi piacevano. Mi ripetevano ‘Prendiamo tutti i giocatori che vogliamo, prendiamo questo, quest’altro… Non era il mio tipo di progetto”.

Redazione

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