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Kings League, la conferenza stampa alla vigilia della finale: da Brocchi e Marchisio a Caputo

FC Zeta e TRM FC (Credits: Kings League Lottomatica.sport)

Giovedì 22 maggio si gioca la finale della Kings League Lottomatica.sport Italia: le parole dalla conferenza stampa alla vigilia dei match

Dopo il successo della Kings World Cup Nations, la competizione ideata da Gerard Piqué sceglie ancora Torino per la chiusura del torneo: giovedì 22 maggio si giocherà il gran finale all’Inalpi Arena.

A dare inizio agli eventi sarà la finale della Kings League France, che vedrà sfidarsi Karasu e Panam All Starz. Successivamente, avrà luogo la finale della Kings League Lottomatica.sport Italy, con i padroni di casa TRM FC e FC Zeta. Infine, a concludere la serata, si disputerà la finale della Kings League Spain tra Ultimate Móstoles e Los Troncos FC.

Presso il Museo Egizio di Torino, si è tenuta la conferenza stampa alla vigilia del match in cui hanno partecipato gli allenatori delle squadre italiane TRM e FC Zeta, Marco Bertoni e Cristian Brocchi accompagnati insieme ai rispettivi capitani Francesco Caputo e Matteo Perrotti.

Presente anche una rappresentanza della città di Torino, Evelina Christillin, Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie e l’Head of Competition di Kings League Italia Claudio Marchisio.

Le parole di Marchisio

A inaugurare la conferenza stampa ci ha pensato Claudio Marchisio, Head of competition, il quale ha dichiarato: “Siamo veramente felici di poter regalare alla città di Torino un evento così importante. Speriamo che domani non sia una chiusura, ma che ci siano altre opportunità per venire qui. Anche perché domani non ci sarà solo finale della Kings League Italia, ma anche quella francese e spagnola, quindi sarà una giornata piena di emozioni.

Voglio solo dire due parole alle due finaliste, che hanno meritato di essere qui seppur con due percorsi differenti. Da una parte ci sono i TRM che hanno iniziato il torneo tra le favorite e lo hanno dimostrato sul campo, dall’altra c’è l’FC Zeta che giorno dopo giorno, con grande spirito di squadra e coesione, ha dimostrato di meritare questa finale. Posso dire: regalateci un grande spettacolo e in bocca al lupo a tutti e due le squadre“.

Matteo Perrotti, giocatore della Zeta FC (Crediti: Ufficio Stampa Kings League)
Matteo Perrotti, giocatore della Zeta FC (Crediti: Ufficio Stampa Kings League)

Kings League, le parole dei rappresentanti dell’FC Zeta

Dopodiché la parola è passata a Cristian Brocchi e Matteo Perrotti, rispettivamente allenatore e capitano dell’FC Zeta. L’allenatore ex Milan e Monza ha affermato: “Una grande emozione essere qui. Secondo me la chiave del nostro arrivo in finale è legata al gruppo che si è creato, ragazzi splendidi. Ho iniziato questa competizione perché mi hanno obbligato i miei figli. Poi questi ragazzi mi hanno emozionato, al mio fianco ho un giocatore, Perrotti, che è croce e delizia qui con me. Croce perché non riesco a capire come possa essere in Serie D a giocare. Penso che il percorso sia un qualcosa di bello. Qualche ragazzo ha abbandonato troppo presto l’ambizione di andare oltre. Allo stesso tempo mi viene proprio da ringraziare la Kings League perché la vedo come un’opportunità per questi ragazzi che stanno vivendo un sogno con questa competizione.

È stato emozionante vederli piangere per il raggiungimento di questa finale. Sono contento di affrontare i TRM, che hanno dimostrato di avere continuità e un gruppo coeso. Alla fine la classifica ha rispecchiato questa finale. Ce la giocheremo contro una squadra forte ma sono contento di affrontare loro. Pressione mediatica? Non sono mai stato un tipo molto social, mi sono dovuto adeguare ai tempi. Logicamente adesso sono contento che le nuove generazioni grazie a questo torneo mi fermino per strada e mi facciano i complimenti. Sono contento perché facciamo qualcosa di bello che attira anche i giovani“.

Perrotti ha invece dichiarato: “Innanzitutto volevo ringraziare mister Brocchi per i complimenti. Lui ha avuto una splendida carriera da giocatore e per me è un onore. Come ho conciliato la Serie D con la Kings? Sicuramente è stato complicato a livello fisico, poi devo dire grazie al mister che mi ha preservato molte volte. Ho sempre dato la priorità al calcio a 11, lì mi giocavo la vita, ma ho sempre cercato di far coincidere entrambe le cose. Nel calcio a 11 sono arrivato terzo, in Kings secondo e sono molto contento di questo. Sulla partita di domani posso dire che ii TRM sono l’unica squadra contro cui non ho segnato. A me e a tutta la squadra è rimasto ben impresso in testa il gol di Caputo all’ultimo secondo. Magari il destino ci riserverà la possibilità di fare uno scherzetto anche noi a loro domani“.

Caputo (Credits: Ufficio stampa KL)
Caputo (Credits: Ufficio stampa KL)

Kings League, le parole dei rappresentanti dei TRM

Infine hanno parlato Marco Bertoni e “Ciccio” Caputo. L’allenatore dei TRM ha affermato: “Grande emozione, non serve neanche spiegarlo per chi ha questa passione come me sin da bambino. Il mister Brocchi ha parlato di sogni, mi ci rivedo in pieno. La Kings League è un mezzo miracolo, essere qui in mezzo a Brocchi e Caputo per me è un sogno“.

E per concludere, la parola è passata a Caputo: “Ho fatto la prima di campionato e la prima di Coppa Italia, ero sotto contratto con l’Empoli. Poi per altre scelte le strade si sono separate. Io volevo continuare a giocare ma più passava il tempo e più nessuno mi cercava. Vi dico una cosa, il presidente Luca Toni mi ha contattato per venire agli Zeta, però io avevo già dato la mia parola ai TRM. Sono contento di aver sposato il progetto. Se l’anno prossimo sarò ancora in Kings? Questa è una scelta che non ho ancora fatto, non abbiamo ancora parlato né col direttore né col presidente. Sono concentrato per la partita di domani. Ci saranno ancora tante partite tra la finale e il Mondiale, alla fine ci confronteremo e capiremo quale sarà il percorso giusto da fare e se continuare. Io mi sono trovato bene e sono contentissimo di questo percorso, la Kings mi ha dato tantissimo, ma tutto è ancora da decidere“.

A cura di Lorenza Giustizieri