34 anni, un mondiale, una Champions League e diversi titoli nazionali: Sami Khedira ha da poco lasciato il calcio giocato dopo una carriera costellata di successi tra Germania, Spagna e Italia.
A poche settimane dall’annuncio del suo ritiro, Khedira ha rilasciato un’intervista a Marca raccontando la sua esperienza al Real Madrid e non solo.
“Ci vuole tempo – ha commentato il centrocampista riguardo al suo addio – non è una decisione presa da un giorno all’altro. Ho lasciato ciò che amo di più e devo accettarlo a poco a poco. Il mio corpo non era più preparato per continuare a giocare ai massimi livelli ed era arrivato il momento di lasciare. Se non posso dare tutto me stesso, è meglio farsi da parte“. Un’idea da tempo nella testa di Khedira, negli ultimi anni spesso costretto a fermarsi a causa dei troppi infortuni: “È una cosa a cui pensavo da molto tempo parlandone con la mia famiglia. In questo momento, provo sensazioni strane. Da una parte sei triste, certo, perché non giocherai più, ma dall’altra guardi a ciò che hai realizzato e provi molta felicità e orgoglio”.
Ma senza rimpianti: “Ho fatto una carriera fantastica. Ho giocato per la squadra della mia città natale e ho vinto una Bundesliga. Poi è arrivato il Real Madrid e mi ha cambiato la vita” Poi, dopo 5 anni a Madrid, il passaggio alla Juve nel 2015: “L’addio al Real è stato difficile, ma quando mi chiamò la Juve sentii che era la scelta giusta per crescere: sono stato molto felice, ho vinto titoli, eravamo una famiglia. È stata un’ottima decisione”
Al Real, Khedira ci è arrivato anche grazie a José Mourinho, oggi sulla panchina della Roma, che lo chiamò personalmente dopo i mondiali sudafricani: “All’inizio pensavo fosse uno scherzo. Quella conversazione ha cambiato la mia carriera. Mourinho è la cosa migliore che mi sia capitata”.
Poi, l’arrivo di Ancelotti, con cui Khedira è salito sul tetto d’Europa: “Era completamente diverso da Mourinho. Mi ha aiutato a evolvermi, a giocare in modo diverso. Mi ha dato molta fiducia, mi ha detto di giocare e di guardare di più nell’area avversaria, che avrei potuto segnare più gol. E l’ho fatto”.
“Il suo ritorno è una buona notizia – ha commentato Khedira riguardo ad Ancelotti – Abbiamo giocato un ottimo calcio. Sono sicuro che potrà fare bene, mi sembra un’ottima idea per il Madrid”.
Al Real e alla Juve, Khedira ha potuto condividere il campo con grandi campioni, uno su tutti Cristiano Ronaldo, ritrovato poi in bianconero: “Sì, è il più forte con cui abbia mai giocato. Un marcatore incredibile. Lo dicono i gol, i suoi numeri. Ma ho anche avuto portieri incredibili come Buffon e Casillas, che sono leggende del calcio. Buffon è anche una delle persone migliori che ho incontrato nel mondo del calcio, è incredibile”.
“Xabi Alonso è quello da cui ho imparato di più al Real. La sua carriera è stata incredibile”. Senza dimenticare un suo ex compagno di Real e di nazionale: Mesut Özil. “Che giocatore! Prendete quei tre anni al Real e riguardate cosa ha fatto e come ha giocato a calcio. Quello che ha fatto Mesut a Madrid è stato meraviglioso, tra i migliori che abbia mai visto“.
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