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Khedira: “Boateng poteva essere tra i primi cinque al mondo. CR7? Al Real era diverso”

Di centrocampisti, o calciatori in generale, con un palmares migliore di Sami Khedira ce ne sono davvero pochi. Il campione del mondo, ex Real Madrid, Juventus e Herta Berlino, dove si è ritirato pochi mesi fa, ha rilasciato un’intervista a ESPN, raccontando alcuni curiosi aneddoti della sua carriera, da Mourinho a Kevin Prince Boateng.

“Boateng era il migliore. Fantastico lavorare con Mou”

Su chi sia stato uno dei suoi compagni più talentuosi, Khedira non ha dubbi: “Kevin Prince Boateng. Eravamo compagni nella nazionale Under-15. Era molto talentuso, il migliore di tutti. Pensavo che sarebbe stato tra i primi cinque al mondo. Era capace di giocare in tutte le posizioni, ma se hai talento, ci devi lavorare su”.

 

Una tappa fondamentale della carriera del tedesco è stata sicuramente il Real Madrid, con il quale ha giocato dal 2010 al 2015. Sull’arrivo in merenque, Khedira ha raccontato questo: “Dopo il Mondiale del 2010 mio fratello mi disse che Mourinho mi aveva cercato. Ero molto giovane (23 anni, ndr) e non potevo crederci. Parlai con lui, che confermò la sua volontà di avermi. Il colloquio fu breve: mi chiese quali fossero le mie aspettative. Risposi che volevo solo vincere. Incontrare José e lavorare con lui è stato fantastico, mi ha aperto le porte del calcio ad alti livelli. Aveva bisogno di me per dare equilibrio a una squadra di fenomeni”.

Avversario di sempre del Real è il Barcellona, e in quegli anni, nei primi anni ’10, i clasicos erano particolarmente ricchi di talento. “La rivalità con il Barça è stata molto speciale. Il mondo intero aspettava le nostre partite. Ha spinto entrambe le squadre a dare il massimo. Sono state alcune delle migliori partite che abbia mai giocato. Pur essendo madridista, quel Barcellona è stata una delle migliori squadre della storia. Xavi, Iniesta e Busquets non perdevano mai la palla e bisognava trovare delle soluzioni, dovevamo anticipare le mosse, recuperare la palla e ripartire. Nonostante ciò, abbiamo perso solo un paio di volte”.

“Il Cristiano del Real e della Juve due persone diverse”

 

Compagno sia ala Juventus che al Real di Khedira è stato Cristiano Ronaldo, con il quale ha trascorso ben sette stagioni. “Il Cristiano della Juve e quello del Real sono due persone diverse. Quello del Real Madrid era più giovane, forse un po’ più insicuro ed egoista. Doveva trovare la sua personalità. Ha segnato tantissimi gol, ma non aveva molta influenza sulla squadra. L’ho ritrovato alla Juventus e aveva quello stesso egoismo nel segnare, ma era diventato un leader naturale. Ci ha sempre spinto e sapeva di aver bisogno del supporto dei suoi compagni di squadra per vincere i trofei. Alla Juventus era un po’ più maturo, ma più rilassato”.

Redazione

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