Kean: “Firenze crede in me: non mi pongo limiti”

Firenze è sempre stata una grande città del calcio e questo significa molto per me. I tifosi ti prendono davvero nel cuore. Ci tengono alla maglia. Ti danno calore assoluto”. Sono bastate poche settimane a Moise Kean per guadagnarsi il cuore dei tifosi della Fiorentina: 11 gol (tra campionato e coppa) e ottime prestazioni. Qualità e quantità che gli hanno permesso di tornare anche in nazionale: Sono cambiate così tante cose da quando sono arrivato qui. Le prospettive che ho. Firenze, come città, crede in me e questo mi ha dato quel qualcosa in più per migliorare e fare bene. Ho guardato alcuni video di Batistuta e (Luca) Toni quando sono arrivato”. Tra Juventus, presente e futuro: l’attaccante italiano si è raccontato al The Athletic

Dai primi passi alla Juventus: “Cercavo sempre di fare spettacolo”

“Ero a casa da solo e dovevo prendermi la responsabilità di me stesso. Mi piaceva ottenere una reazione dalla gente. Cercavo sempre di fare tunnel, fare step-over e fare spettacolo. È diverso quando arrivi in ​​Serie A. È più maturo. Ma ci sono ancora momenti in cui ho voglia di provare qualcosa e fare spettacolo. Ecco perché la gente viene a guardare e paga i biglietti. I bambini vengono alle partite e devi intrattenerli. Ecco come la vedo io”. Dai campetti con gli amici, alla Serie A. La carriera da professionista di Moise Kean inizia nella Juventus: “Mi ha insegnato molta disciplina. Mi hanno preso dal nulla. Ero un ragazzino di strada e mi hanno insegnato molto. Ho lasciato casa presto e loro erano più di una famiglia per me. Mi hanno buttato in prima squadra a 16 anni ed è stato un sogno”.
credits: Federico Piovesan

 

Le esperienze in Premier League e in Ligue 1, poi il ritorno a Torino: “Se non avessi trascorso quell’anno all’Everton, non avrei imparato le cose che ho imparato lì. Sono stato un po’ sfortunato. Ci sono andato pensando di giocare un po’ di più. Avevo 19 anni. Sono arrivato dalla Juve e pensavo di fare scintille. Sfortunatamente, non è andata così. Abbiamo cambiato tre allenatori quell’anno e mentalmente… era tutto nuovo per me. Ero in Inghilterra, era un ambiente nuovo… L’Inghilterra mi ha fatto imparare molto su me stesso. Sono maturato molto. Non giocavo ed è stato nei momenti bui che ho capito che dovevo stringere i denti e allenarmi ancora di più. Poi è arrivata la possibilità di andare al PSG (in prestito), mi sono trasferito lì e ho tirato fuori tutto quello che potevo”.
credits: Federico Piovesan

 

Ora, il presente si chiama Fiorentina: “Voglio solo scendere in campo, segnare gol e qualsiasi cosa ne venga fuori, arriverà. Non mi pongo limiti”.
Redazione

Dal 2011 ne abbiamo fatta di strada, sempre con voi al fianco. Ci piacciono le notizie, il mercato, il calcio. Sì, ma soprattutto le storie, le emozioni, il bello che questo mondo può regalare. E amiamo raccontarvelo.

Recent Posts

Inter, la probabile formazione contro il Milan

La probabile formazione schierata da Chivu in vista del derby della Madonnina tra Inter e…

36 minuti ago

Milan, la probabile formazione contro l’Inter

Luka Modric (IMAGO) Le possibili scelte di formazione di Allegri per il Derby della Madonnina…

36 minuti ago

Prime Pagine: “Senza fine”; “Occhio Juve, così finisce male”

La gallery delle prime pagine dei principali quotidiani sportivi italiani in edicola oggi, domenica 23…

1 ora ago

Napoli, Conte: “Non avevo bisogno di riprendermi la squadra. Il rapporto è molto forte”

Antonio Conte (imago) Le parole dell'allenatore del Napoli Antonio Conte al termine del match tra…

9 ore ago

Il Napoli di Conte vince e riparte dall’abbraccio con Lukaku: serata magica al “Maradona”

Il Napoli batte l'Atalanta 3-1 con la doppietta di Neres e la rete di Noa…

9 ore ago

Juventus, Spalletti: “Posso far rendere di più la squadra. Cori a Vlahovic? Dobbiamo farla finita”

Le dichiarazioni di Luciano Spalletti dopo il pareggio della sua Juventus contro la Fiorentina La…

12 ore ago