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Juventus, Yildiz: “Il 10? Numero pesante, devi dimostrare tanto alle persone”

Una grande responsabilità sulle spalle, gli elogi del suo idolo e grandi amici in Nazionale: questi i principali temi trattati da Kenan Yildiz nell’intervista esclusiva alla FIFA. Il numero 10 bianconero non nasconde la sua emozione. 

Juventus, Yildiz: “Del Piero? A volte ci sentiamo”

Ci sono due facce di un numero come questo. È davvero pesante. C’è il lato della fiducia, l’orgoglio, ma poi c’è anche il lato in cui devi mostrare qualcosa alle persone che ti hanno dato quell’onore. È stato fantastico giocarci perché, sul campo, ti dà la sensazione di poter fare qualcosa“. Inizia così Kenan Yildiz, durante la sua intervista alla FIFA, parlando del peso della maglia numero 10. 

Il classe 2005 non trattiene l’emozione, esser diventato il più giovane marcatore della Juventus in Champions League battendo il record di Alessandro Del Piero è qualcosa che rimarrà per sempre nel suo cuore. E poi le dichiarazioni nel post partita proprio con il suo idolo sono la ciliegina sulla torta. “Ero davvero nervoso, a essere onesto. E poi ho dovuto parlare in italiano! Ma penso di aver fatto abbastanza bene. Lui (Del Piero, ndr) è davvero una brava persona. A volte mi ha mandato messaggi e ci siamo messi a parlare. È fantastico“. 

Stelle turche

Yildiz però non è l’unica stella turca che sta emergendo nell’ultimo periodo. Anche le grandi prestazioni del centrocampista offensivo del Real Madrid Arda Guler non sono passate inosservate.

Il numero 10 bianconero commenta: “Arda è un grande calciatore, ha una tecnica speciale. Le sue qualità sono semplicemente incredibili. Abbiamo un ottimo rapporto. Ogni volta che siamo insieme in Nazionale, ci divertiamo molto! È molto bello essere in campo con lui e spero di poter continuare così per molti anni“. 

 

 

Jacopo Pigliacampo

Classe 2000, aspirante giornalista sportivo con la passione per le statistiche e il fantacalcio. Da piccolo ho sempre preferito i libri al calcio: correre dietro a un pallone era troppo faticoso, meglio leggere e scrivere. La vita, però, a volte fa giri strani. Ora passo le mie giornate proprio dietro al calcio. Giocato? No, sempre meglio scritto.

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