Juventus Women, Estela Carbonell (imago)
Sacrificio, duro lavoro e grandi responsabilità: la storia di Estela Carbonell, scelta dalla Uefa tra le 11 giocatrici di Champions League della settimana.
“Non bisogna farsi influenzare da altre cose, bisogna seguire il cammino che uno vuole”, aveva dichiarato qualche anno fa in un’intervista. “Lavorare giorno dopo giorno credendo nelle proprie capacità, ecco come sono arrivata qua io”, continua. Nel frattempo passano gli anni, Estela Carbonell ha lasciato la sua amata Spagna ed è arrivata in Italia.
La prima volta fuori dal suo Paese ma anche la prima volta di una giocatrice spagnola a vestire la maglia bianconera. Col passare dei mesi il suo duro lavoro è stato ripagato tanto da ottenere una maglia da titolare in campo. Che sia Serie A o Champions League Estela c’è e fa la differenza.
Mercoledì sera contro l’Atletico Madrid l’ennesima eccellente prova. Non solo ha fornito l’assist per il secondo gol di Barbara Bonansea ma si è guadagnata anche l’MVP della serata, diventando così “la reina de la noche”, come l’ha definita il club sui social. Ma non solo, la classe 2004 è anche stata inserita tra le 11 giocatrici della squadra della settimana stipulata dalla Uefa alla fine di ogni turno di Champions.
Nel mezzo le esperienze nel suo Paese natale e un grande trofeo con la Nazionale. Come arrivare a questi livelli? Non ci sono segreti. Lavorare giorno dopo giorno e credere in te stesso. Non c’è un modo giusto o sbagliato. Ognuno ha la sua storia con tutte le sue peculiarità. L’obiettivo è raggiungere la vetta senza mollare mai.
Carbonell nasce a Valencia, proprio dove inizia a muovere i suoi primi passi nel mondo del calcio. Nel 2020 però la attende “l’estate in cui diventerà davvero grande” con il passaggio al Levante dove debutterà anche in Primera División. Cinque anni fatti di sacrifici ma tante soddisfazioni in oltre 70 presenze in tutte le competizioni.
La magia però non finisce qua. E si sa, che il sogno di ogni sportivo è rappresentare la propria Nazione. Estela è stata infatti una delle protagoniste della Nazionale spagnola Under 19. Un percorso di grande crescita anche con la Roja che ha permesso a lei e alle sue compagne di portare a casa l’Europeo del 2023, superando in finale, ai calci di rigore, la Germania. Un’emozione che a parole non si può spiegare.
E poi si apre il capitolo Torino. Arrivata nell’estate scorsa Carbonell si ritrova a sostituire “una leggenda della Juve come Boattin”, come ha spiegato Canzi dopo la partita con l’Atlético. “Estela ha impattato molto bene con la squadra e con il nostro calcio. È stata brava, è una ragazza stupenda”, ha continuato.
Con la giusta umiltà e personalità la spagnola ha anche ereditato una maglia importante. Non a caso ha preso la numero 3 lasciata da Sara Gama poco tempo prima. Una responsabilità importante che però non sembra pesare a Estela che ha sempre specificato di voler onorare quel numero e dare tutto per la squadra. Entrata nella mentalità juventina, la reina spagnola è pronta a stupire ancora in Champions ma non solo.
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