Juventus, Tudor (IMAGO)
Le parole dell’allenatore bianconero Igor Tudor dopo il match tra Venezia e Juventus, valido per la 38esima giornata di Serie A
Si chiude la Serie A di Venezia e Juventus, con il risultato finale dello stadio Penzo che recita 2-3.
A segno nella gara valida per l’ultima giornata di campionato Yildiz, Kolo Muani e Locatelli su rigore.
Con il risultato conseguito contro la squadra di Di Francesco, i bianconeri sono riusciti a centrare il pass per la prossima Champions League, blindando il quarto posto a quota 70 punti.
Al termine della gara, l’allenatore della Juventus Igor Tudor ha analizzato la prestazione dei suoi nella consueta intervista post gara.
L’allenatore bianconero ha iniziato così la sua intervista: “2-3 anni fa col verona qua eravamo 3-0 per loro e avevamo vinto 4-3. Oggi qua adrenalina pazzesca, ci siamo conquistati meritatamente quello per cui eravamo qua a Venezia“.
Ha poi continuato: “Meritare di rimanere? Posso dire che si saprà presto, dopo il Mondiale, quindi un po’ di pazienza e si decide. Io sono felice, è bellissimo perché si è conquistato qualcosa, però bisogna accettare questa vita da allenatore in bilico: non è sempre facile concentrarsi sul percorso e la crescita della tua squadra. Se oggi non avessimo vinto, a me non sarebbe cambiato nulla, mi sarei sentito lo stesso allenatore. Chiaro, se si vince si è un po’ più felici“.
Tudor ha proseguito: “Prima di tutto serve essere al completo, in ogni gara che ho fatto mancavano almeno due titolari. Bremer e Cabal non ci sono stati tutto l’anno: è una squadra seria che potrebbe competere con tutti. Con due o tre pezzi mirati, gente che dà esperienza e peso si vince, si sa che si vince con un’età media di 27-28 anni, noi siamo un po’ verdi. Con due o tre acquisti mirati si può vincere“.
Ha concluso così: “Ci vedremo presto e si deciderà presto, eravamo tutti focalizzati su questo finale, con tutte le partite come è giusto che sia. Ora c’è il Mondiale, ma si risolverà tutto prima del Mondiale. Non credo che sarebbe una buona idea andare là senza decisione, oppure prenderla in un senso e poi portare l’allenatore là, non sarebbe serio né per me né per il club. Si farà una scelta prima del Mondiale sul futuro, penso sia una cosa giusta“.
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