Luciano Spalletti (IMAGO)
Le parole dell’allenatore bianconero in conferenza stampa
Per non compromettere il cammino europeo, ora la Juventus non può più sbagliare. Dopo il successo in Norvegia a Bodo, i bianconeri ospitano il Pafos, club cipriota sorpresa di questa League Phase.
6 punti per entrambe le squadre che nelle prime cinque giornate hanno portato a casa 1 vittoria, 3 pareggi e 1 sconfitta.
Juventus e Pafos proveranno dunque a portare a casa la vittoria e 3 punti fondamentali in chiave qualificazione.
Luciano Spalletti ha presentato così la gara: “È una squadra tosta con molti brasiliani e portoghesi che sanno giocare bene a calcio. Hanno fatto solo una brutta figura contro il Bayern, sono una squadra molto vogliosa di metterla sul duello individuale. Sono molti forti sui calci piazzati e davanti hanno molta qualità. Noi dobbiamo essere bravi a non subire ripartenze”.
Spalletti ha poi aggiunto: “I numeri non sono quelli desiderati in generale. Io ora ho più conoscenza dei giocatori ed è fondamentale per me. Alcune cose sono migliorate ma non siamo bravi a ripeterle spesso dentro la partita. Dobbiamo fare di più”.
Ha poi proseguito: “Io ho le stesse intenzioni e certezze di quando ho accettato l’incarico. Li vedo migliorare in allenamento ma mi fanno stare un po’ sull’ottovolante con le emozioni. Da parte mia non cambierà nulla. Thuram? Ha fatto una buona partita domenica, abbiamo bisogno di lui, ha qualità con e senza palla. In alcuni momenti ha dei momenti migliori e peggiori. Ma per me a Napoli ha giocato una buona partita. Bremer e Rugani? Li aspettavo a braccia aperte. Sono convocati e saranno in panchina. Non so se saranno della partita. Cercheremo piano piano di aumentare i ritmi”.
Ha poi parlato di Yildiz: “Avete inteso male le mie parole. Intendevo che Yildiz ha ancora tanto potenziale da far vedere. Sta crescendo di partita in partita ma ha delle potenzialità incredibili. Credo di non offendere nessuno nel dire che sono le stesse cose che dissi all’inizio con Kvara. Se voi vedeste gli allenamenti vedreste molte più cose. Attaccanti? Non volevo pungolarli. Ho giocato in quella maniera lì perchè pensavo fosse quella giusta“.
Sulla sconfitta di Napoli ha aggiunto: “Quando abbiamo fatto il briefing ho detto loro che era stata colpa mia per non li ho messi nelle condizioni di dare il massimo. Pensavo venisse fuori una partita più aggressiva. Abbiamo perso 113 palloni, è normale che poi loro abbiamo fatto la partita. Ora ho un’esperienza in più, molto dolorosa. Ho creato difficoltà ai giocatori. Nel secondo tempo si è visto un equilibrio differente, eravamo più in controllo. Poi abbiamo ripreso gol ed è stato più difficile”.
Ha poi concluso: “Ora conosco di più la squadra, anche se trovare un allenamento in cui ci siano tutti è difficile. 4-3-3? Il calcio va oltre questi numeri e questi sistemi di gioco. Quasi tutte le squadre ti vengono contro forte, c’è sempre una continua trasformazione. La squadra modifica quello che è il suo stato mentale, migliorando e peggiorando. Li ho avvisati che dovrò forzare un po’ di più, sia nel bene che nel male. Formazione? Qualche elemento cambierà, Zhegrova giocherà dall’inizio. La scorsa settima si è di nuovo dovuto fermare. I dati dicono che non è ancora la massimo della condizione. Posso decidere se utilizzarlo negli ultimi 20-30 minuti, oppure se utilizzarlo dal primo e tenerlo in campo fin quando riesce: domani opterò per questa soluzione“.
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