Luciano Spalletti (imago)
Le parole di Luciano Spalletti in vista della gara di Coppa Italia della Juventus negli ottavi di finale contro l’Udinese
Dopo essere tornata alla vittoria sia in Champions League che in campionato, la Juventus ospiterà all’Allianz Stadium di Torino l’Udinese negli ottavi di finale di Coppa Italia, Competizione che ha visto l’anno scorso vincere il Bologna in finale contro il Milan per 1-0 nella finale giocata a Roma.
Dopo tutte le fasi preliminari, inizieranno martedì 2 dicembre gli ottavi di finale proprio con la gara tra le due formazioni bianconere. La vincente sfiderà una tra Venezia e Inter, in campo mercoledì 3 dicembre.
In avvicinamento alla gara ha parlato Luciano Spalletti in conferenza stampa, presentando l’impegno che aspetta la sua Juventus.
L’allenatore bianconero ha esordito con un ricordo speciale per Nicola Pietrangeli: “È stato un campione. Lui ha insegnato a vincere e attraverso a lui abbiamo trovato un livello del tennis al top attuale. Io sono cresciuto con il tennis e volevo ricordarlo“.
Luciano Spalletti ha parlato dell’infortunio di Dusan Vlahovic: “Per quanto riguarda i tempi precisi bisogna parlare con i medici, perchè sono loro che sanno le cose. Secondo me starà fermo 2/3 mesi. Il calcio in generale è un pallone che gira e ruzzola occasioni di continuo. Ora è questione di coglierle e saperle vedere, perciò è possibile tutto ma io preferivo averlo a disposizione, perché era molto dentro la squadra“.
Sulla formazione che scenderà in campo contro l’Udinese, invece, l’allenatore bianconero ha dichiarato: “Dobbiamo aspettarci un po’ di cambi, perché sono passato poche ore e abbiamo fatto fatica a livello mentale, fisico. Tutto il gruppo sta lavorando nella maniera giusta perciò tutti si meritano spazio“.
Spalletti non si aspetta di certo una partita facile nell’ottavo di finale che vedrà impegnata la sua Juventus: “Noi abbiamo l’esigenza di essere belli e vincenti. Intanto però pensiamo a vincere. Noi domani facciamo una formazione per vincere la partita e non per essere compresi. Domani sarà una partita difficilissima e poche settimane fa i nostri sono stati bravissimi a vincere la partita. È stata un po’ la sintesi anche della nostra ultima partita“.
L’allenatore bianconero ha commentato anche l’inizio di stagione di Miretti, tornato alla Juventus dopo l’esperienza in prestito al Genoa: “È un calciatore che sa fare molte cose: è una persona molto seria e ha i tempi delle giocate, del calcio, perchè poi bisogna essere bravi a riconoscere quando passare la palla e poi anche la personali. Lui è dentro alla situazione del regista che ogni tanto inventa qualcosa. A lui ha fatto bene giocare in posizioni diverse quando è andato in prestito. Per me il suo ruolo è quello di mediano, centrocampista, ma il suo adattarsi può dare una mano alla squadra“.
Dopo l’infortunio di Dusan Vlahovic, il tema del giorno in casa Juventus è sicuramente come sostituire l’attaccante serbo: “Spero che David e Openda possano giocare insieme e possano sfruttare questo momento come un’occasione da cogliere. Gli attaccanti hanno caratteristiche differenti perciò possono giocare insieme. Però con l’Udinese hanno giocato insieme e si accostano bene. Poi bisogna pensare in base ai 90 minuti e cercheremo di farlo in maniera corretta“.
Su Zhegrova e Joao Mario, invece: “Zhegrova viene da un lungo infortunio. Lui è una miccia accesa, perchè quando parte può esplodere in ogni momento. Ha veramente l’estro che non sai cosa possa tirar fuori da un momento all’altro. Joao Mario è un calciatore tecnico e bravo, sa entrare in confidenza con la squadra e il pallone. Ha un po’ meno questa struttura da 100metrista, ma io voglio andare a conoscerlo fino in fondo“.
Contro l’Udinese, Teun Koopmeiners potrebbe tornare a centrocampo: ” Ha personalità, spessore internazionale, ha un piede fantastico. Quando tira non tira per vedere come va ma ha idea di dove possa finire la palla. Potrebbe essere l’occasione per farlo rigiocare a centrocampo“. Non sarà della partita, invece, Perin: “Un po’ di affaticamento, un problemino, una bischerata, ma lo lasciamo a riposo“.
Per l’attacco è possibile anche una soluzione a sorpresa: “Yildiz può giocare da terminale in offensivo. Quelli che hanno questa qualità se si avvicinano al pollaio diventa più facile tirare in porta e buttano via meno roba“.
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