La Juventus 2023-2024 riparte da una parola chiave: “normalità“. Non potrebbe essere altrimenti, dopo una delle stagioni più “anormali” della recente storia bianconera. I processi, le penalizzazioni, l’uscita dalla Champions ai gironi e quella dall’Europa League nella notte di Siviglia. Ma soprattutto i radicali cambiamenti in società, con una data spartiacque: quel 28 novembre 2022 in cui i componenti del CdA, dal presidente Agnelli in giù, hanno rassegnato le dimissioni.
Una stagione, la scorsa, che è sembrata più lunga delle altre, ha richiesto più energie fisiche e mentali, innervosito e poi snervato i protagonisti in campo e fuori. Il terzo posto conquistato sul campo, il settimo decretato dalle sentenze. E poi, il 28 luglio scorso, la decisione dell’UEFA: esclusione dalle Coppe (cioè dalla Conference League) per un anno.
Questo significa che per la prima volta dopo 11 anni la Juventus si dedicherà solo al campionato senza impegni durante la settimana (fatta eccezione per la Coppa Italia). Si riparte da Udine, e sembra uno scherzo del destino. Qui era cominciato l’Allegri bis nel 2021, con il 2-2 subìto in rimonta e il 3-2 annullato a Cristiano Ronaldo per un fuorigioco millimetrico. Sarebbe stato l’ultimo gol del portoghese in bianconero, decisivo come al solito: ma niente da fare, e Juve che parte in salita (sùbito dopo perderà con Empoli e Napoli). Non solo: a Udine la Juve ha giocato anche la sua ultima partita ufficiale, nella trentottesima giornata della Serie A 2022-2023. Una vittoria ininfluente (1-0), visto che la Roma battendo lo Spezia manteneva il vantaggio in classifica e si guadagnava l’accesso all’Europa League.
Gli incroci della sorte riguardano anche i protagonisti in campo: nel 2021 a segnare erano stati Juan Cuadrado e Paulo Dybala, che oggi giocano in due delle principali rivali della Juve, nel 2023 Federico Chiesa. E sarà proprio l’italiano uno degli uomini da cui ripartirà Allegri. Nella speranza che possa mettersi alle spalle definitivamente l’infortunio al ginocchio, e riprendere da dove aveva interrotto la sua crescita. Come lui è atteso a un rilancio anche Dušan Vlahović, a lungo coinvolto nella trattativa col Chelsea per uno scambio con Lukaku, poi interrotta. Il serbo è appena stato a Monaco per recuperare dalla pubalgia, e dovrà fare meglio dei 14 gol e 4 assist dello scorso anno. Oltre a quelli di Chiesa e Vlahović sono due i casi più delicati: il recupero di Paul Pogba, e la rinuncia a Leonardo Bonucci, che non fa più parte del progetto.
L’annata è cominciata con un cambio in dirigenza: il presidente Ferrero e l’AD Scanavino hanno deciso di ripartire dal direttore sportivo campione d’Italia, Cristiano Giuntoli. Il calciomercato juventino è cominciato presto, salvo poi rallentare nelle ultime settimane: grazie al lavoro di Giovanni Manna, operativo a giugno prima dell’ufficializzazione di Giuntoli, è tornato Arkadiusz Milik (dopo il prestito dell’anno scorso) ed è arrivato dal Lille il figlio d’arte Timothy Weah, che Allegri schiererà come esterno di centrocampo a destra nel suo 3-5-2. Non solo: è stato rinnovato di un anno il contratto di Rabiot, uno dei migliori dell’anno scorso. L’ultimo arrivo in ordine di tempo è quello del centrale Facundo Gonzalez, classe 2003 del Valencia, che dovrebbe però andare in prestito. In uscita, Zakaria è andato al Monaco, Kulusevski è tornato al Tottenham, Arthur è stato ceduto in prestito alla Fiorentina. Sono stati lasciati scadere i contratti di Angel Di Maria e Juan Cuadrado, mentre un giovane lanciato lo scorso anno, Barrenechea, è andato in prestito al Frosinone. Via anche Rovella e Pellegrini, nuovi calciatori della Lazio. E altre novità sono attese per le ultime settimane di mercato.
Nella sua presentazione da Football Director juventino, Giuntoli ha commentato così la conferma di Allegri: “Per ottenere grandi risultati servono talento, mentalità e disciplina: siamo sicuri che Max sia il più talentuoso di tutti“. L’allenatore toscano era già stato confermato da Scanavino qualche settimana prima. Nella scorsa stagione si è fatto carico di un peso significativo a livello sportivo e comunicativo, fino all’ultima partita di Udine, in cui è apparso provato sotto ogni punto di vista. Ripartirà dal 3-5-2 con cui aveva sistemato la difesa l’anno scorso. E dopo aver lanciato Fagioli, Iling Jr, Soulé, Barbieri, Miretti e Barrenechea, sarà la volta di Huijsen e Yildiz, che hanno fatto bene nel precampionato.
La pre-season juventina è stata convincente nei risultati e nelle prestazioni. I bianconeri hanno affrontato Milan, Real Madrid, “squadra B” e Atalanta rimanendo sempre imbattuti. Anzi, contro il Real hanno vinto 3-1 e contro l’Atalanta a Cesena hanno fatto vedere novità nel gioco. Poi nella sfida in famiglia, traslocata allo Stadium per l’occasione, la nota positiva è stata Kaio Jorge, autore di una tripletta e finalmente recuperato. Ottimo anche l’impatto di Andrea Cambiaso, di fatto anche lui un nuovo acquisto visto che non ha mai vestito il bianconero in match ufficiali.
L’inizio di campionato potrebbe consentire alla Juve una buona partenza: Udinese, Bologna ed Empoli nelle prime tre giornate, prima della Lazio. Lo sconforto di un anno senza coppe rimarrà impresso, ma Allegri avrà tempo e modo di rilanciare la squadra in campionato lavorando di più durante la settimana. “Normalità” non è una parola comune nel vocabolario juventino, ma potrebbe essere la base da cui ricominciare a vincere.
Le parole di Bijol prima di Inter-Udinese, l'ultimo ottavo di finale di Coppa Italia A…
Le scuse di Wilfried Singo a Gianluigi Donnarumma dopo lo scontro di gioco che ha…
Le possibili scelte di Palladino per la sfida di Conference League. Dopo la sconfitta in…
Fiducia in casa Udinese per il prolungamento del contratto di Florian Thauvin: la situazione L'Udinese…
Le possibili scelte dell'allenatore bianconero per la sfida contro l'Inter. Oggi, giovedì 19 dicembre, con…
Simone Muratore dice addio al calcio giocato ma torna alla Juventus: il comunicato del club…