Juventus, patteggiamento per la manovra stipendi. Cosa succede ora?

Il Tribunale federale ha accettato il patteggiamento tra la Juventus e la Procura Federale: alla società bianconera è stata inflitta un’ammenda di 718 mila euro per la manovra stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership sospette con altri club. La Juventus, quindi, pagherà la sanzione pecuniaria e non potrà ricorrere in altre sedi per impugnare la decisione del Tribunale Federale.

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Giustizia sportiva, cosa succede adesso

Il patteggiamento per la manovra stipendi mette fine alle vicende giudiziarie della Juventus almeno per quanto riguarda il piano sportiva. Lo scorso 22 maggio, la Corte d’Appello Federale ha inflitto 10 punti di penalizzazione per il caso plusvalenze, mentre oggi, 30 maggio, è arrivata l’ammenda di 718 mila euro per manovra stipendi, i rapporti con gli agenti e le partnership sospette con altri club. La Juventus, quindi, concluderà il campionato nella sfida contro l’Udinese e non avrà ulteriori sanzioni nella prossima stagione. La squadra di Massimiliano Allegri occupa attualmente il settimo posto in classifica (con 59 punti) e, in questo momento, sarebbe qualificata alla prossima UEFA Europa Conference League (QUI il punto).

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Attesa per la decisione della UEFA

Tutto finito? Non proprio. Se dal punto di vista dell’ordinanza sportiva si è messa la parola fine (la società bianconera non potrà ricorrere in nessuna sede) le vicende extra campo della Juventus non sono concluse. Dallo scorso novembre, infatti, la UEFA ha aperto un’indagine sui bianconeri (QUI la notizia). Le parti avevano raggiunto un settlement agreement per le violazioni al Fair Play Finanziario. Gli organi della UEFA, ora, prenderanno in considerazione quelle che sono state le decisioni della giustizia sportiva e poi, eventualmente, saranno chiamati a prendere una decisione.

 

Giustizia ordinaria: si attende per la competenza territoriale

Mentre la giustizia sportiva ha emesso le due sanzioni – penalizzazione e ammenda – nei confronti della Juventus, quella ordinaria è ancora in fase embrionale. Lo scorso 10 maggio, infatti, si è tenuta l’Udienza preliminare presso il Tribunale di Torino. Il Gup Marco Picco era chiamato a decidere sulla competenza territoriale, ma ha rimandato la decisione alla Cassazione (QUI TUTTI I DETTAGLI). Il prossimo 26 ottobre è stata fissata una nuova udienza.