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Cosa serve a Juventus e Napoli per qualificarsi agli ottavi di Champions League?

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Champions League (credits: Federico Piovesan)

Cosa serve alla Juventus e al Napoli per passare la League Phase di Champions League: il percorso per gli ottavi.

La prima fase della nuova formula della UEFA Champions League 2025‑26 vive un momento critico per le italiane, e in particolare per la Juventus e il Napoli. A metà strada del girone, entrambe le squadre mostrano risultati deludenti: la Juventus ha ottenuto appena 3 punti in quattro giornate, senza ancora una vittoria. Il Napoli, dal canto suo, è fermo a 4 punti dopo il pareggio casalingo 0‑0 contro l’Eintracht Francoforte e rischia di compromettere l’obiettivo minimo del passaggio ai playoff.

Per la Juventus, il percorso in Europa appare oggi più complicato del previsto. La squadra di Luciano Spalletti deve affrontare già nel prossimo turno la trasferta in Norvegia contro il Bodo/Glimt immediatamente dietro la Juve nel girone. Il fattore ambientale e tattico rende questa sfida un vero snodo: sintetico, temperatura glaciale e statistica casalinga dei norvegesi che non lascia spazio a distrazioni.

Nel contempo, il Napoli è chiamato a rialzare immediatamente l’asticella. Dopo un inizio con troppo timore nel momento decisivo, limita le sue chance di qualificazione. Antonio Conte dovrà far leva su maggiore incisività e miglior gestione nei momenti chiave se vuole evitare una prematura uscita dalla scena europea.

Gli scenari per entrambe le italiane si incrociano: i numeri parlano chiaro, e i margini di errore sono ormai ristretti. Il tempo per accelerare è poco, e ogni partita diventa di fatto una finale.

Cosa serve alla Juve per qualificarsi agli ottavi

La Juventus ha davanti a sé una tabella di marcia precisa: dovrà ottenere tre vittorie nei prossimi incontri per rimettersi in carreggiata. Il confronto con il Bodo/Glimt (trasferta) e quello con il Pafos FC (in casa) rappresentano due occasioni teoricamente favorevoli per spingere verso la soglia minima utile ai playoff. Più complicato quello contro il Benfica di José Mourinho, ma per i bianconeri non possono più esserci passi falsi.

Secondo modelli basati sui risultati della scorsa stagione, servirebbero circa 11 punti e una differenza reti non negativa.Il problema è che l’accesso diretto agli ottavi sembra irraggiungibile: lo scorso anno la “last‑team‐in” aveva raggiunto 16 punti, illusori per questa Juve.

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Dušan Vlahović, giocatore Juventus

Qualora non riuscisse a chiudere nei prossimi due match, la Juve si ritroverebbe a dover dipendere dall’ultima giornata e dalla trasferta al AS Monaco, contro una squadra che potrebbe ancora giocarsi il tutto per tutto. Il contesto invita a massima precisione: non solo serve vincere, ma anche evitare scontri diretti persi e migliorare una differenza reti attualmente negativa.

Cosa serve al Napoli per qualificarsi agli ottavi

Il Napoli appare in ritardo rispetto all’obiettivo minimo della qualificazione ai playoff. Con 4 punti all’attivo, la squadra azzurra è lontana dalla soglia stimata di circa 7‑8 punti in più necessari per stare tranquilla.

Il grosso problema per gli azzurri è la differenza reti che, dopo un inizio opaco, risulta già compromessa. Occorre allora un immediato cambio di passo: migliori prestazioni, maggior incisività in avanti e soprattutto più efficacia nei momenti decisivi delle partite. Per il prossimo match contro il Qarabag non possono esserci errori, mentre in trasferta contro il Benfica e il Copenhagen la squadra di Antonio Conte deve provare a raccogliere almeno una vittoria.

 

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Il calendario può riservare ripartenze, ma solo se il Napoli saprà sfruttare ogni match come uno scontro diretto e limitare al massimo gli errori. Evitare pareggi in casa o sconfitte fuori diventa fondamentale: la qualificazione passa anche dalla testa e dalla continuità, non soltanto dai nomi. Nel nuovo formato della Champions, gestire la fase a gironi come se fosse una serie eliminatoria può fare la differenza.